L’ex centrocampista Nando De Napoli ha parlato in esclusiva ai microfoni di Napolicalciolive: tra i punti salienti toccati la stagione del Napoli e il suo rapporto con Maradona.
“Rambo”, come venne soprannominato per i capelli e le caratteristiche tecniche, ha svelato chi è il suo giocatore preferito nella rosa attuale: ecco le sue parole.
Cresciuto calcisticamente nel Rimini prima e nell’Avellino poi, Nando De Napoli si consacrò negli anni ’80 come uno dei migliori interpreti nel suo ruolo. Il picco della sua carriera lo ebbe con la maglia del Napoli, che vestì per ben sei anni e con cui vinse due campionati, una Coppa Italia, una Coppa Uefa e una Supercoppa Italiana.
Nel 1992 il passaggio al Milan gli permise di conquistare altri due scudetti e una Champions League, anche se poco dopo, a soli 33 anni, fu costretto a chiudere la sua carriera alla Reggiana a causa di una serie di problemi fisici che gli impedirono di scendere in campo con regolarità. Durante la sua carriera colleziona anche 54 presenze con la maglia dell’Italia, disputando i Mondiali del 1986 e 1990 oltre che l’Europeo del 1988.
In esclusiva a NCL De Napoli ha parlato del Napoli attuale, delle possibilità della squadra di centrare lo scudetto e dei possibili attacchi delle big europee in estate per Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia. Nel finale, un ricordo speciale per quelli che sono stati due suoi grandi compagni di spogliatoio e amici per tanti anni: Diego Armando Maradona e Gianluca Vialli.
De Napoli a NCL: dalla stagione della squadra di Spalletti alla rinascita della Nazionale
Signor De Napoli, lei è stato uno dei grandi protagonisti dell’ultimo Napoli in grado di trionfare in campionato. Come vede la squadra di Spalletti? Pensa che possa essere l’annata giusta per tornare a far gioire il popolo partenopeo?
“Penso proprio di sì, io ho avuto la fortuna di vincere due scudetti e penso proprio che questo sia l’anno giusto, poi per scaramanzia non diciamo nulla però. Il Napoli sta giocando veramente bene, non soltanto ha otto nove punti davanti alle inseguitrici ma poi pure le altre squadre non stanno facendo niente per raggiungerlo. Sia Milan, che l’Inter che la Juve stanno perdendo dei colpi, d’altra parte però il Napoli è troppo forte e se lo merita al 100% sicuramente”.
Chi è secondo lei l’uomo rivelazione della squadra? Da ex centrocampista, anche se con caratteristiche diverse, che cosa ne pensa di Lobotka?
“Lobotka sta giocando alla grande, mi ricordo ancora un anno e mezzo fa quando tutti lo davano per spacciato, che era ingrassato e che doveva andare via da Napoli, invece ora è uno dei migliori. Ma tutta la squadra sta facendo bene, per esempio a me piace troppo il capitano Giovanni Di Lorenzo. È un uomo fondamentale per il Napoli: un ragazzo serio che non si tira mai indietro, forse era l’unico che poteva giocare nella squadra in cui giocavo io. Adesso non voglio esagerare, ma secondo me si sarebbe giocato il posto con Volpecina e Carannante che comunque erano forti. Sono tutti bravi, lui però era l’unico che poteva giocare in quella rosa perché è veramente un grande calciatore”.
Crede che in estate qualche big europea si fionderà su Osimhen e Kvaratskhelia?
“Ma sicuramente e non solo su di loro, su tanti giocatori che grazie a Spalletti stanno dando il 100%. Bisogna fare i complimenti al mister perché la squadra non vince solamente perché è fortunata ma proprio perché gioca bene. De Laurentiis sarà molto ma molto felice di questo”.
Lei ha giocato per diversi anni con il più grande di tutti: Diego Armando Maradona. Quali sono i ricordi che le vengono in mente di quel periodo?
“Io ho avuto la fortuna di giocare sei anni con lui e quindi l’ho conosciuto molto bene. È un uomo indimenticabile, come giocatore non voglio neanche parlarne perché non si discute. Come uomo era perfetto, è normale come tutti aveva dei difetti, però ci è stato sempre vicino, ci caricava al momento giusto. È stato l’artefice di quei trionfi, lui ha fatto la squadra che voleva con i giocatori che voleva e li ha azzeccati tutti insieme alla società, perché comunque anche Ferlaino, Allodi, Pierpaolo Marino e Moggi erano persone in gamba. Maradona però ha rappresentato la ciliegina sulla torta per noi, avevamo una marcia in più sicuramente”.
Infine, parlando invece della Nazionale Italiana, pensa che Roberto Mancini possa essere l’uomo giusto per risollevare la squadra nonostante la delusione per il secondo Mondiale di fila guardato da casa?
“Penso proprio di sì, poi con la scomparsa del nostro amico Gianluca Vialli con cui io ho fatto tutta la trafila dalla Nazionale Under 21 fino alla prima squadra credo che Mancini caricherà ancora di più questi ragazzi. Non dimentichiamoci infatti che abbiamo giovani italiani di talento che devono giocare. Per me Mancini è l’uomo giusto, è normale la delusione è stata tanta in tutti noi, però sono sicuro che farà qualcosa in più anche per la scomparsa di Vialli. La Nazionale si ricorderà per sempre di Gianluca proprio come noi”.