Da attaccante predestinato qual è Giacomo Raspadori si sta costruendo un grande futuro, complica anche il grande lavoro che Spalletti sta facendo su di lui.
Il Napoli lo ha migliorato a tal punto che, anche i più critici nei suoi confronti, lo considerano il ragazzo prodigio, il futuro della Nazionale italiana. Uno come lui, da sempre considerato il predestinato del nostro calcio, sta dimostrando con la maglia azzurra di essere diventato finalmente un giocatore importante.
Raspadori è Raspadori. Inutile cercare imitazioni sebbene i tifosi partenopei lo abbiano immediatamente messo accanto al loro idolo Dries Mertens che, per alcune caratteristiche e soprattutto nella fase prime (prima dell’arrivo di Sarri per intenderci), può essere accostato al ragazzo di Bentivoglio.
Napoli si gode Raspadori
Luciano Spalletti lo aveva voluto e probabilmente ci aveva visto lungo, insistendo più del dovuto per convincere Aurelio De Laurentiis a sborsare quei 30 milioni di euro per strapparlo dalla casa madre Sassuolo, una squadra che può essere considerata un vero e proprio esempio di gestione dei giovani italiani, che necessitano di avere le loro responsabilità per crescere. Lui le ha avute, sin dall’inizio, da quando ha esordito con i neroverdi nel maggio 2019 nel match Atalanta-Sassuolo. Da lì tutto è stato tutto in discesa per il ragazzo d’oro, a tal punto che persino il ct Mancini non ha potuto non prenderlo in considerazione.
Vince Euro 2020, seppur con pochi minuti giocati, con la maglia della Nazionale e dimostra tutto il suo talento nelle successive uscite degli Azzurri. La delusione del mancato approdo a Qatar 2022 non lo demoralizza, anzi con il Sassuolo termina alla grande la sua stagione 2021/2022, la prima di Alessio Dionisi dopo l’addio di De Zerbi.
Nell’estate del 2022, quando a Napoli tutti facevano gli scongiuri del caso dopo gli addii dei vecchi senatori azzurri, ecco che i partenopei puntanto tutto su Giacomo, scegliendo la formula del prestito con obbligo di discatto. Il resto è poi storia: con Spalletti ha finalmente sprigionato il suo talento anche in territorio europeo mediante prestazioni degne di nota.
Napoli, Raspadori: “Numero di maglia? Colpa del Cholito”
Giacomo Raspadori si è raccontato a Dazn per descrivere l’ottimo momento che sta vivendo con la casacca azzurra. L’attaccante non può non sentirsi orgoglioso a soli 22 anni di giocare in una squadra che vanta uno stile tattico inconfondibile e una serie di calciatori assolutamente invidiabili; e non è un caso che lui si sia dimostrato decisivo in più frangenti, dimostrando di non temere la pressione che tali colori comporta.
Durante l’intervista ha poi finalmente svelato a tutti il motivo per il quale ha scelto la singolare maglia numero 81 e non altre. La “colpa” è di Giovanni Simeone, arrivato a Napoli un attimo prima di lui. “La maglia numero 81? Il Cholito era arrivato prima di me e ha scelto la maglia numero 18. Un numero al quale sono molto affezionato“, racconta Raspadori. “Così ho invertito i numeri approfittando anche del fatto che a Napoli il prefisso è 081“.