Vero e proprio dramma per Kalidou Koulibaly: cosa sta succedendo all’ex difensore del Napoli.
Il Chelsea vive un momento storico decisamente complicato, iniziato in realtà dall’avvio della nuova gestione affidata al magnate americano Todd Boenly. Il suo primo intento, come era lecito aspettarsi, era proseguire sul solco del suo precedessre Roman Abramovich che, come ben sappiamo, ha dovuto per forze di causa maggiore lasciare il suo amato club londinese.
Gran parte degli innesti voluti dalla nuova proprietà si sono rivelato un autentico buco nell’acqua. Grandi nomi sulla carta certo, ma poco organici al tipo di gioco dinamico e intraprendente di Graham Potter.
Non si può non definire come rivoluzione il cambiare di punto in bianco la gestione tecnica dopo aver effettuato tutto il lavoro pre-stagionale con un altro manager. Thomas Tuchel, all’epoca estremamente criticato, se n’é andato a malincuore da Stamford Bridge, salutando un progetto tecnico ambizioso e ricco dal punto di vista economico, che in realtà già aveva portato al suo massimo splendore vincendo l’edizione 2020/2021 della Champions League, la seconda della storia del Chelsea.
Poi la scomessa di Todd Boenly: esonerare il manager tedesco per rilevare gran parte dello staff tecnico del Brighton, Graham Potter compreso. Ma tutti storcono il naso, fin dall’inizio. E ci troviamo oggi, a quasi metà gennaio, con un Chelsea decimo in classifica dietro allo stesso Brighton, oggi affidato alle sapienti mani di Roberto De Zerbi e che sta costruendo il suo piccolo capolavoro stagionale.
Come detto, soprattutto alla luce della recente sconfitta in FA Cup contro il Manchester City, che paradossalmente ha puntato più al gioco che ai nomi altisonanti del mercato (ad eccezione di Haaland, ovviamente), Koulibaly è senza alcun dubbio il calciatore blu più in difficoltà.
Disastroso Koulibaly: che fine ha fatto K2?
Probabilmente la differenza tra Serie A e Premier League è talmente netta che uno come Kalidou Koulibaly, che con il Napoli sembrava una roccia difensiva insuperabile, ha sofferto molto il differente tasso tecnico dei calciatori, nonché la preparazione atletica, molto più “pesante” rispetto a quella offerta da preparatori atletici nostrani. E a tutto ciò aggiungiamoci l’età non più giovanissima per il senegalese che sognava da sempre la Premier League.
Oggi però fa i conti con una tifoseria se vogliamo ancora più esigente di quella del Napoli e molti non solo lo criticano per gli errori banali offerti contro il City, ma lo definiscono addirittura “il peggior difensore mai visto“. In effetti all’Etihad Stadium non ha messo in mostra il suo repetorio migliore, però c’è sempre da sottolineare che gioca attualmente in una squadra molto contratta, poco sciolta e pericolosa in avanti. Tanto che, vedendo gli highlights del match di Manchester, si nota una certa difficoltà da parte di tutta la squadra di Londra, non solo del reparto arretrato.
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