La gara tra Monza ed Inter porta con sè un fiume di polemiche per l’arbitro Sacchi: cosa spunta fuori, un colpo di scena non da poco.
La disastrosa direzione di gara di Juan Luca Sacchi ha aperto tantissime discussioni tra i tifosi delle due squadre e non solo, l’arbitro ora teme per le ripercussioni: il precedente non lascia dubbi.
Il sabato della 17a giornata di Serie A ha consegnato diversi temi di discussione come l’ottava vittoria consecutiva della Juve, la vittoria nel finale della Fiorentina ed il brutto pari dell’Inter a Monza. Proprio la gara dei nerazzurri però è quella destinata a far parlare più di tutte ma non per motivi di campo, ad essere stata particolarmente criticata è stata infatti la prestazione dell’arbitro Sacchi, finito al centro del ciclone di polemiche per alcuni errori gravi commessi.
Il direttore di gara della sezione di Macerata si è reso protagonista di una vera e propria giornataccia che ha portato a scelte sbagliate e forse decisive per lo sviluppo del match. Già al minuto numero 3 c’è stato il primo episodio dubbio: in area di rigore dell’Inter Ciurria cade dopo un contatto con Acerbi, per l’arbitro è tutto regolare nonostante le veementi proteste dei biancorossi.
Il vero episodio clou è però nel finale di partita quando, con gli ospiti avanti per 2-1, il direttore di gara fischia sugli sviluppi di calcio di punizione un fallo dell’ex difensore della Lazio su Pablo Marì annullando di fatto il gol del numero 15 interista. Il fischio eccessivamente anticipato ha quindi escluso ogni possibile intervento del VAR, il quale sarebbe stato chiave per mostrare a Sacchi la non esistenza del contatto falloso. Nel post partita Inzaghi ha commentato l’intervento utilizzando parole dure e decise.
L’episodio, non il primo grave nelle ultime stagioni, ha inevitabilmente scatenato l’ira di tifosi e società. Guardando questa stagione già nella gara tra Juventus e Salernitana, terminata anche in quel caso 2-2, fu annullato il gol potenzialmente decisivo del 3-2 di Arkadiusz Milik per un errore del var il quale non si accorse della posizione di Candreva. A pochi mesi dal match del’Allianz Stadium ancora una volta gli arbitri si rendono protagonisti di un errore grave.
L’annullamento del gol di Acerbi, o per meglio dire il fischio troppo anticipato che ha negato l’intervento del VAR per convalidare la rete, ha inevitabilmente mandato su tutte le furie l’Inter, ancor di più se si considera come è poi terminata la sfida, ed ha portato Simone Inzaghi ad attaccare duramente la direzione di gara nella classica intervista post partita.
“Siamo arrabbiati: c’è stato un grave errore dell’arbitro”, questa la condanna del tecnico piacentino che ha poi ribadito come sin dall’arrivo del VAR ormai 5 anni fa si sia sempre atteso lo sviluppo delle azioni prima di fischiare falli e fuorigiochi. Le sue parole sono inevitabilmente supportate dalle immagini della vicenda e nemmeno le scuse dello stesso arbitro nel post gara, arrivate già in spogliatoio come riportato da alcuni presenti, hanno potuto placare l’ira nerazzurra.
La concentrazione passa però ora sul futuro prossimo dell’arbitro della sezione di Macerata. Gli errori commessi, come già ampiamente detto, sono troppo gravi per passare inosservati ed è lecito quindi aspettarsi reazioni da parte degli organi competenti: un precedente a cui guardare esiste e non fa stare tranquillo Sacchi.
Come ben noto a tutti i tifosi e alle società, l’unico metodo concreto per giudicare ed eventualmente penalizzare gli arbitri è attendere i provvedimenti dell’AIA, l’organo centrale per quel che riguarda gli arbitri in Italia. Quanto successo nella sfida di Monza sarà quindi oggetto di revisione da parte dei “capi” dell’arbitraggio italiano e per Sacchi è lecito attendersi uno stop: il precedente di riferimento potrebbe essere quanto scelto per Serra dopo Milan-Spezia.
La vicenda avvenne nel gennaio di un anno fa quando il direttore di gara non concesse un evidente vantaggio ai rossoneri padroni di casa annullando di fatto la rete del 2-1 di Messias. Pochi minuti dopo arrivò la rete dello Spezia con Gyasi che garantì ai liguri tre punti pesanti, portando così il Milan a perdere un punto che sarebbe potuto essere chiave. L’errore commesso da Sacchi è simile per momento ed importanza ed è quindi possibile assistere ad una punizione simile: per Serra quella fu l’ultima gara di Serie A arbitrata nella stagione e prima di rivederlo dirigere almeno in Serie B occorse aspettare circa un mese. Il direttore di gara di Macerata dovrà quindi fronteggiare un inevitabile provvedimento, ma, a sorpresa, non sarà usata la mano pesante: sarà fermo per un solo turno.
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