Gianni Infantino, dopo le tantissime polemiche per le foto scattate vicino alla salma di Pelé, si è giustificato con un post su Instagram.
Dopo il successo del Mondiale in Argentina, è tornato finalmente il campionato. Tuttavia, proprio qualche giorno prima del ritorno della nostra Serie A, il mondo del calcio ha dovuto dire addio ad una leggenda del calcio.
Lo scorso 29 dicembre, all’età di 82 anni, è infatti scomparso Pelé. La notizia era nell’aria già da un po’ di tempo, visto che ‘O Rei’ era ricoverato all’Ospedale Einstein di San Paolo già da diverse settimane.
Una volta che è stata ufficializzata la notizia del decesso di Pelé, tutto il mondo del calcio, e non solo, si è stretto all’unisono per ricordare una delle leggende più grandi dello sport più amato. Tutte le squadre, infatti, hanno voluto omaggiare il super fuoriclasse brasiliano, anche se, ovviamente, i ricordi che hanno stretto di più il cuore di tutti sono stati quelli di Neymar e Ronaldo (il Fenomeno). Tuttavia, proprio in queste ore di cordoglio, c’è una dura polemica attorno agli omaggi per ricordare Pelé di cui è protagonista Gianni Infantino.
Il presidente della FIFA, infatti, è stato accusato di essersi fatto qualche selfie vicino alla salma di ‘O Rei’ nel corso delle veglia funebre presso lo Stadio Vila Belmiro di Santos. Tuttavia, dopo tantissime critiche, Gianni Infantino ha voluto rispondere con un post pubblicato sul proprio profilo ufficiale di ‘Instagram’: “Sono adesso tornato dal mio viaggio in Brasile dove ho avuto il grandissimo privilegio di poter partecipare al bellissimo omaggio a Pelé che si è svolto a Santos”.
Il post di Gianni Infantino poi continua: “Sono veramente costernato per aver saputo di essere stato criticato per aver scattato un selfie e delle foto nel corso della cerimonia. Vorrei chiarire che sono stato onorato che i compagni di squadra ed i familiari del grande Pelé mi abbiano chiesto se potevo fare qualche foto con loro. Ed ho subito accettato, ovviamente. Nel caso dei selfie, i compagni di squadra di Pelé hanno chiesto di poter fare un selfie tutti insieme ma non hanno saputo farlo. Così, per dare una mano, ho preso il telefono di uno di loro ed ho scattato la foto di tutti noi. Se essere d’aiuto ad un compagno di squadra di Pelé crea delle critiche, allora sono felice di riceverle, visto che continuerò a dare il mio aiuto, ovunque fosse possibile, a chi ha contribuito a scrivere pagine leggendarie della storia del calcio”.
Il presidente della FIFA ha poi concluso il suo lungo posto: “Nutro così grande stima di Pelé, e per la cerimonia che si è tenuta allo Stadio di Santos, che non farei mai nulla che possa essere irrispettoso. Spero che chi ha pubblicato o affermato cose senza sapere e senza documentarsi abbia il coraggio di chiedere scusa. La cosa più importante è quella di rendere omaggio a Re Pelé, noi daremo l’esempio, visto che lo stadio di Zurigo sarà intitolato Estadio Pelé – FIFA Zurigo”.
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