C’è un episodio che coinvolge in maniera importante il noto chef Antonino Cannavacciuolo e Maradona. Con tanta rabbia.
Chef Cannavacciuolo e Maradona, che cosa lega queste due figure? Diego Armando sarà per sempre considerato il migliore di tutti i tempi. Se Pelé è stato il re del calcio lui ne è e ne sarà ad imperitura memoria il dio.
Non a caso è ben noto il gioco di parole che ha portato al sorgere del termine D10S la dice lunga. Per un termine che unisce proprio il vocabolo “Dio” a D e 10, le iniziali del nome di Maradona e del suo numero di maglia per antonomasia.
E proprio Napoli fa da trade d’union tra chef Cannavacciuolo e Maradona. Il celebre cuoco stellato è originario di Vico Equense, proprio in provincia del capoluogo partenopeo.
E pur vivendo da anni ed anni in Piemonte, dove cura la gestione del rinomatissimo ristorante Villa Crespi e di altri locali, assieme anche al sapiente apporto della moglie Cinzia Primatesta, Il buon Antonino porta da sempre nel suo cuore la Napoletanità.
Ne è un esempio quanto avvenuto esattamente due anni fa, quando nel corso di una puntata di Masterchef avvenne che lo chef “si stizzò”, come si suol dire. Avvenne per via di uno dei concorrenti dell’edizione di allora.
Si trattava di affrontare la sfida che riguardava la misterybox, in una puntata andata in onda a gennaio del 2021 ma registrata poco tempo prima che Maradona morisse. La scomparsa della leggenda del Napoli e del calcio avvenne il 25 novembre del 2020.
Uno dei partecipanti aveva pensato di creare un “tortino Vesuviano”, e ne era venuto fuori un commento che riguardava proprio Maradona, allora ancora in vita. Ed è qui che chef Cannavacciuolo si era alterato in maniera evidente.
“A Masterchef ci sono tre cose che non devi nominare. Sono il Vesuvio, i limoni e Maradona”, aveva detto in tono perentorio l’imponente Antonino. Imponente per stazza ed anche per autorevolezza non solo in cucina ma anche per la personalità.
Il concorrente aveva provato a dare una spiegazione di quanto esclamato, ma Cannavacciuolo non ha voluto sentire ragioni, puntualizzando con severità: “Non devi nominare Maradona”. L’unica eccezione semmai era per elogiarlo.
Nel 2007 proprio il cuoco stellato ospitò Diego Armando Maradona nella sua tenuta di Villa Crespi per quattro giorni.
“Fu un qualcosa di incredibile per uno che fino ai vent’anni non si è mai perso una partita. Diego fu mio ospite ed ogni volta chiedeva di me domandando ‘dov’è Tonino?’. Amava molto la pasta con il pesce”.
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