Antonio Conte è tornato a parlare della sua avventura al Tottenham e ammette il malumore in vista dell’imminente ripresa del campionato
Antonio Conte è senza alcun dubbio uno dei migliori allenatori del palcoscenico internazionale, ottenendo risultati concreti sia in Italia che in Inghilterra. Possiamo attribuire a lui i recenti successi della Juventus, che prima di lui veniva da ben due settimi posti consecutivi.
Noto soprattutto per le sue doti di motivatore è riuscito anche a risollevare le sorti della nazionale, portando un gruppo non certo eccelso a giocarsela alla pari contro corazzate del calibro di Spagna e Germania durante il penultimo europeo.
La sua avventura in Italia si è conclusa senza lasciare il segno in Europa, uscendo sempre ai gironi con una squadra attrezzata come la Juventus.
Dal 2021 è stato scelto per guidare il Tottenham, squadra “povera” di trofei ma con un grande potenziale sia tecnico che economico, come dimostrano le recenti spese sostenute dal club per accontentarlo.
La storia d’amore tra Conte ed il Tottenham è probabilmente una delle più chiacchierate del mondo del calcio. Il club è “accusato” di non essere all’altezza dell’allenatore, essendo una squadra con un DNA non propenso alla vittoria, al contrario del tecnico che vanta un ricco palmares.
Proprio per questo motivo ogni sua dichiarazione viene sempre ben analizzata dai media sia inglesi che nostrani. Le sue parole in vista della ripresa della del campionato hanno suscitato scalpore:
“Non sono molto felice, anche se dovrei essere contento perché ben 12 dei miei giocatori stavano in Qatar e questo significa che siamo nella giusta direzione per provare a vincere qualcosa.
Conte ha continuato insistendo sulla condizione fisica a seguito del mondiale: “Adesso non è facile perché la condizione fisica non è al top. I giocatori rimasti qui lavorano da quattro settimane e ora sono in un’ottima condizione fisica”.
Riuscirà l’allenatore italiano a portare a casa un trofeo in questa stagione dopo esser malamente uscito dalla Conference lo scorso anno?
Al Tottenham i mezzi economici non mancano, come dimostrano i milioni spesi sul mercato, soprattutto da quando Conte siede sulla panchina, eppure i titoli faticano ad arrivare.
La Conference League sarebbe potuta essere un’ottima opportunità per interrompere un digiuno che dura ormai dal 2008, anno della vittoria della Coppa di Lega inglese, ma purtroppo non è stato così.
Resta l’amarezza visto che il Tottenham era senza alcun dubbio la grande favorita della competizione, ma il tecnico italiano è riuscito comunque a lasciare il segno, grazie ad un ottimo percorso in campionato che ha concesso un’ottima qualificazione alla Champions League, raggiunta con soli due punti di vantaggio sui grandi rivali dell’Arsenal.
Ad oggi la squadra si trova ancora in quarta posizione, ma il titolo appare come un miraggio per Kane e compagni, in quanto i Gunners guidati da Arteta primi in solitaria hanno un vantaggio di ben 11 punti ma con una partita in meno.
La conquista del campionato, almeno nel breve periodo, non sembra nelle corde della squadra e questo potrebbe davvero non piacere a Conte che, nonostante il cospicuo stipendio che percepisce (circa 18 milioni di euro), potrebbe pensare davvero di guardarsi intorno, in cerca di un club in gradi di soddisfare le sue ambzioni.
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