In casa Inter fa discutere il paragone fatto da un ex allenatore tra un giocatore nerazzuro e Cristiano Ronaldo.
Le parole del tecnico con un passato in Italia hanno stupito moltissimi supporter per via del paragone tra un calciatore di Simone Inzaghi e l’asso portoghese: “Era difficile da gestire”, ecco cosa ha raccontato.
In casa Inter la testa è già rivolta all’appuntamento del 4 gennaio quando a San Siro arriverà il Napoli capolista. Gli uomini di Simone Inzaghi, reduci da un finale di prima parte di stagione in crescita dopo un calo di risultati che aveva preoccupato, vogliono riprendere la corsa allo scudetto ricucendo sin da subito una parte dello strappo che li separa dagli azzurri, infliggendo loro quella che sarebbe la prima sconfitta stagionale in campionato.
La pausa Mondiale restituisce ai nerazzurri un morale non dei migliori per alcuni giocatori, come ad esempio Lukaku, eliminato ai gironi senza poter dare un pieno contiìributo alla causa, o Dumfries, fuori ai quarti con l’Argentina dopo un torneo giocato ad alti e bassi. Di contro c’è però chi torna dal Qatar felice come non mai, uno su tutti Lautaro Martinez, campione del Mondo con l’Albiceleste, ma anche Brozovic, terzo con la Croazia.
Tra quelli che sono invece rimasti a disposizione di Inzaghi, a far parlare molto è stato Milan Skriniar. Il rinnovo del difensore sloveno è la priorità di Marotta ed Ausilio, ma al momento non sembrano esserci passi in avanti concreti in merito. Molto concentrato sul suo prossimo futuro è allo stesso modo Dzeko, il bosniaco andrà in scadenza a giugno, ma la sua prima metà di stagione è stata estremamente convincente, al punto che persino Lukaku dovrà riuscire a sudarsi la maglia da titolare.
Dzeko, tra campo e futuro spunta un’inattesa critica
Per l’Inter, al fine di avere una ripartenza serena e vincente, sarà necessario poter contare sul pieno supporto del proprio reparto offensivo, dal contestato Correa fino ad arrivare a Romelu Lukaku, fin qui più oggetto del mistero che reale protagonista. Tra coloro che dovranno quindi continuare ad offrire prestazione da top c’è senza dubbio Edin Dzeko, per lui infatti questa seconda metà di stagione ha un significato anche personale.
Il contratto in scadenza a giugno 2023 e gli ormai vicini 37 anni rendono l’attaccante bosniaco incerto su quello che sarà il suo futuro, un dubbio che starà anche alla società sciogliere, pertanto le sue prestazioni ed i suoi numeri saranno chiave in questo, così da evitare una burrascosa separazione così come già successo con la Roma.
Dzeko, leader indiscusso per diverso tempo dello spogliatoio giallorosso, aveva infatti passato le sue ultime stagione nella Capitale con il costante sentore di poter partire da un momento all’altro, la sua voglia di addio era infatti tanta e aveva inevitabilmente causato qualche frizione con l’allora tecnico Paulo Fonseca. Il portoghese non vedeva di buon occhio la situazione del numero 9 il quale poi, al termine della stagione, passò all’Inter.
Lo stesso allenatore portoghese, quasi due anni dopo la sua ultima travagliata annata alla guida della Roma, è tornato a parlare di quanto successo in quel periodo parlando anche dello stesso Dzeko: la sua critica nei confronti dell’ex Manchester City ha spiazzato tutti i tifosi.
Dzeko come CR7, Fonseca senza freni sul suo ex attaccante
Quello di Paulo Fonseca è un ricordo agrodolce per i tifosi della Roma. Il tecnico portoghese, dopo una buona prima stagione chiusa al quinto posto con 70 punti, ha chiuso la sua seconda ed ultima annata giallorossa con un misero settimo posto e una serie di gaffe, come il cambio di troppo in Coppa Italia contro lo Spezia, che fecero crollare le sue quotazioni tra i supporter capitolini. Il tecnico lusitano, oggi al Lille, ha parlato proprio di quel periodo soffermandosi in particolare su Dzeko.
Il rapporto tra il centravanti bosniaco e l’ex allenatore dello Shakhtar Donetsk non fu sempre brillante e conobbe alcuni momenti decisamente bassi. L’allora numero 9 della Roma iniziò infatti a dare i primi sentori di voler cambiare aria ed il suo passaggio quasi ufficiale alla Juventus per la stagione 2020/2021 lo portò ad accomodarsi spesso in panchina nelle prime gare. Proprio di quei problemi con l’ex Wolfsburg ha parlato lo stesso Fonseca facendo un pesante paragone: “Dico solo che Dzeko per la mia Roma era come Ronaldo oggi per il Portogallo, non era un campione semplice da gestire”. Un’accusa non da poco per un giocatore che ha ben superato i 30 anni e che ha lo status europeo del bosniaco, il tecnico portoghese ha aggiunto anche di augurargli il meglio per il futuro ma la sua frecciatina fa già scalpore.