Colpo di scena per quanto riguardo le indagini che stanno vedendo protagonista a suo malgrado la Juventus.
Mentre la Coppa del Mondo va avanti e le squadre di Serie A iniziano ad allenarsi regolarmente in vista del ritorno del campionato, le attenzioni mediatiche sono sempre rivolte alla delicata questione giudiziaria che ha preso di mira la Juventus.
All’indomani delle dimissioni dei pezzi grossi della società sono emersi sempre nuovi scenari giudiziari, nei quali sono stati indagati a fondo tutti i possibili reati potenzialmente commessi dalla società bianconera, che da fine novembre è ora in mano a una nuova cordata di tecnici.
Tutto è cominciato lo scorso 29 novembre quando in maniera del tutto sorprendente e inattesa i massimi dirigenti della Juventus, tra cui il presidente Andrea Agnelli, il vice presidente Pavel Nedved e l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, hanno dato a sorpresa le loro dimissioni dal consiglio di amministrazione a distanza di poche ore dall’ultima riunione del consiglio della società. La notizia ha fatto il giro del mondo e ha scatenato una serie di polemiche infinite circa la regolarità su alcune mosse di mercato della dirigenza.
In particolare in questa settimana sono emerse nuove ed importanti novità sulla situazione dei bianconeri. Anzitutto è attesa la scelta dell’avvocato generale della Corte di Giustizia europea Athanasios Rantos sulla spinosa e varipinta questione Superlega (voluto soprattutto da Andrea Agnelli); mentre entro il prossimo 18 dicembre la Juventus attenderà il responso della Cassazione sullo spostamento del processo sul caso Prisma.
Nella giornata odierna invece la Procura di Torino ha preso un’altra importante decisione, forse la più pesante di tutta questa complessa faccenda. Ha annunciato infatti che la Procura di Torino rinuncerà a prendere misure di carattere cautelare nei confronti sia della società che delle persone fisiche tra cui Agnelli stesso. Per il prossimo 21 dicembre era in programma un’udienza, ma la decisione della Procura ha stravolto il calendario giudiziario inerente alle indagini.
Già lo scorso ottobre il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Torino Ludovico Morello aveva già respinto la possibilità di misure interdittive nei confronto dell’ex presidente Andrea Agnelli. La camera di consiglio aveva in programma il 21 dicembre per dibattere sull’appello contro il Gip circa la decisione sulle misure di natura cautelare, tra cui il sequestro preventivo nei confronti della Juventus di circa 437mila euro.
Tale reato era stato contestato nei confronti di alcuni recenti e passati dirigenti bianconeri. Il gip in questo senso ha respinto la richiesta per mancanza di reiterazione del reato in quanto le manovra scelta dalla Juventus era in risposta a una emergenza.
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