È lui uno dei pezzi forte della squadra azzurra e nel ritiro turco non ha fatto altro che confermarlo.
Il Napoli continua a vincere anche in terra turca, in un momento in cui si cerca di ristabilire quell’equilibrio armonico che la pausa dovuta al Mondiale in Qatar ha bruscamente interrotto. Vedendo le amichevoli ad Antalya sembra che gli azzurri piuttosto che disunirsi stanno diventando sempre più squadra.
Tutto ciò lo si deve come sempre all’estro di Spalletti che, anche contro un avversario di prestigio come il Crystal Palace, è riuscito a mettere in campo i suoi nel miglior modo possibile. E i risultati lo premiano appieno.
Napoli, un bilancio del ritiro turco
Molti tifosi avevano avuto qualche perplessità circa la tenuta atletica durante questo insolito ritiro invernale. Invece i risultati ottenuti dallo staff di Luciano Spalletti sono assolutamente eccellenti. Anzitutto il ritiro di Antalya ha permesso il pieno recupero, almeno sul piano fisico, di Khvicha Kvaratskhelia che contro il Palace è apparso leggermente contratto, e di Amir Rrahmani: due nomi imprescindbili e assolutamente funzionali al gioco di Spalletti che i tifosi ben conoscono.
Il ritiro poi ha permesso di mettere in pratica alcune nuove idee tattiche che hanno dato buone risposte sul campo, sia contro l’Antalyaspor che contro il Crystal Palace. Infine, non si può non menzionare l’ottimo lavoro di Giacomo Raspadori. Un attaccante che, sebbene in campionato sia stato poco usato, ha dimostrato di poter giocare nel ruolo che più gli si addice: dietro la punta, in questo caso, Osimhen.
Raspadori show: l’arma in più del Napoli
L’ex attaccante del Sassuolo è arrivato lo scorso agosto carico di aspettative e di responsabilità. Aveva il compito non agevole di colmare la lacuna lasciata da Dries Mertens. Il Napoli ha creduto in lui sin dall’inizio, anche andando contro corrente perché é chiaro che scommettere su un classe 2001 per giunta italiano ha fatto storcere il naso a qualcuno. Il campo tuttavia ha dato le risposte che i tifosi azzurri volevano dal giovane attaccante.
Non è un caso che sia stato praticamente l’unico a brillare in maniera eccezionale nelle due amichevoli contro le succitate squadre, dimostrando di avere dei colpi da autentico fuoriclasse proprio nel momento in cui il vero fenomeno della rosa azzurra, Kvaratskhelia, faticava un pò a finalizzare le sue sempre eccellenti manovre offensive. Raspadori insomma è l’elemento tattico e tecnico in più, lo sottolinea persino l’edizione odierna di Repubblica che ha elogiato il modo con cui ha giocato contro gli inglesi di Vieira, tra l’altro rimasti leggermente “spaesati” durante la partita (del resto lo stesso tecnico francese aveva elogiato i partenopei definendoli come una delle migliori squadre europee).