Matteo Renzi ha usato parole dure contro il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis riscuotendo grande successo anche da parte dei tifosi azzurri: ecco cosa ha detto.
Il caso Juventus ha fatto esplodere un polverone mediatico che ha tirato in ballo anche la politica: la richiesta del numero uno partenopeo fa discutere.
Sono giorni molto concitati per il calcio italiano e in particolare per la Juventus, che dopo le dimissioni di tutto il consiglio d’amministrazione è finita al centro dell’inchiesta della Procura di Torino per il reato di falso in bilancio. Ciò però potrebbe arrivare a coinvolgere molte altre delle società del campionato di Serie A, che per questo motivo ha chiesto aiuto alla politica. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha infatti presentato in prima linea una richiesta di aiuti economici al governo per poter fronteggiare la grave crisi che dal Covid in poi ha colpito le società italiane. La risposta del leader di Italia Viva Matteo Renzi non si è fatta attendere facendo il giro del web: ecco cosa ha detto.
Negli scorsi giorni De Laurentiis, intervenuto al salone d’onore del Coni alla presentazione del volume Codice di Giustizia Sportiva Figc dell’avvocato della Federcalcio Giancarlo Viglione, ha sottolineato come il governo italiano sia stato sempre assente nonostante fosse al corrente di come il gettito fiscale dei club sia molto importante. La richiesta è stata quella di nuove leggi per modernizzare il calcio per guarirlo da una “malattia che arriva dall’alto”.
Sul suo profilo Twitter Matteo Renzi ha quindi replicato: “Dare dei soldi alle società professionistiche di calcio, dopo tutte le schifezze che hanno fatto, sarebbe una vergogna. Bisognerebbe chiedere ai club di imparare a gestire il budget in modo serio. Diamo risorse ai dilettanti o a chi fa attività sul territorio, non diamo un centesimo alle società di Serie A, neanche alla Fiorentina che nemmeno li ha chiesti”.
Insomma, parole durissime che non lasciano spazio a repliche e che renderanno ancora più difficile arrivare a un accordo che possa soddisfare entrambe le parti.
Le dichiarazioni di Renzi arrivano dopo quelle del ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi che, durante lo stesso evento a cui ha partecipato il presidente del Napoli, ha affermato con sicurezza come quello della Juve non rimarrà con tutta probabilità un caso isolato. Il 62enne romano ha ammesso la necessità di fare “pulizia” per ridare credibilità a un sistema che negli ultimi anni non ha agito nella maniera corretta.
Nel frattempo i magistrati sono al lavoro per verificare le eventuali scorrettezze commesse dalla società bianconera. Tra le possibili sanzioni c’è un ampio ventaglio di possibilità: alla Juve potrebbe essere comminata una semplice multa e l’inibizione dei dirigenti coinvolti, mentre nel caso più estremo la pena può comportare l’esclusione dal campionato, la retrocessione all’ultimo posto e la perdita del titolo di Campione d’Italia.
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