Mario Ferri detto “Il Falco” è stato protagonista di un’invasione durante la partita dei Mondiali tra Portogallo e Uruguay. Dettagli incredibile sono emersi dopo il rilascio, ecco cosa ha raccontato.
Per il 35enne italiano si tratta solo dell’ennesima invasione della sua carriera, che lo ha visto spesso protagonista in molti campi sia italiani che esteri. Mario Ferri, detto “Il Falco”, l’ha rifatto un’altra volta.
L’occasione è arrivata durante la partita dei Mondiali tra Portogallo e Uruguay terminata 2-0 per i lusitani grazie alla doppietta di Bruno Fernandes. Intorno al 52′ il gioco è stato interrotto a causa di una sua invasione di campo di certo non passata inosservata.
Il pescarese, già noto alle cronache per questo suo grande “talento”, è entrato nel terreno di gioco con una bandiera arcobaleno (simbolo della libertà sessuale) in mano e la maglietta con la scritta “Respect for iranian woman” da un lato e “Save Ukraine” (oltre al simbolo di Superman) dall’altro. Una denuncia sociale che ha scatenato subito l’intervento delle forze dell’ordine qatariote che, dopo il placcaggio degli stewards, hanno provveduto a scortarlo fuori dallo stadio.
La notte in prigione e il rilascio grazie all’intervento di Infantino
Per questo suo gesto di protesta “Il Falco” è stato arrestato e solo la mattina seguente, dopo il rilascio, ha potuto parlare ai microfoni di OndaCero in Spagna. Ecco cosa ha detto: “Ho passato una notte difficile, non in prigione ma alla stazione di polizia del Qatar”. Momenti delicati in cui il 35enne italiano ha temuto anche il peggio. Poi però in suo soccorso è arrivato direttamente il numero uno della Fifa: Gianni Infantino.
Ferri ha dichiarato: “È venuto qui alle 4 del mattino e mi ha aiutato. Non avevo mai incontrato Infantino che ieri notte mi ha detto ‘ancora tu, perché? Il Qatar è molto pericoloso per te’. Gli ho detto che i messaggi che volevo mandare erano molto importanti per me. Mi piace fare invasione e buttarmi nel mezzo di questi match importanti, chiaramente sempre con buone intenzioni e con messaggi positivi come quelli di ieri”.
“Il Falco” non è nuovo a queste invasioni: il suo nome è infatti molto noto alle autorità giudiziarie italiane che spesso hanno avuto a che fare con lui.
Dalla maglia di Superman alla presunta amicizia con Cassano
La prima celebre invasione avvenne nel dicembre del 2010 quando fece irruzione in occasione della finale del Mondiale per club tra l’Inter di Rafa Benitez e gli africani del Mazembe. Ma non solo, visto che “Il Falco” si è reso protagonista anche a Marassi in occasione di Sampdoria-Napoli del 2010, Belgio-USA della Coppa del Mondo 2014 e Napoli-Juventus del 2017 quando, con la maglia di Superman addosso (il suo marchio di fabbrica), lanciò una sciarpa verso il grande ex Gonzalo Higuain.
Poi ha fatto invasione anche allo stadio “Adriatico” di Pescara durante la partita Italia-Olanda e nella finale di Champions League tra il Barcellona e il Manchester United vinta per 3-1 dai blaugrana. È risaputo invece che oggi Ferri si dedichi al volontariato con un’associazione di Leopoli che aiuta i profughi ucraini a raggiungere il confine. Infine alcune voci parlano di un possibile rapporto di amicizia con l’ex calciatore Antonio Cassano, oggi chiacchieratissimo opinionista della Bobo Tv.