Il suo Napoli ha letteralmente dominato la prima parte di questa stagione, ma Aurelio De Laurentiis è impegnato in uno ‘scontro aperto’.
Il Napoli, al netto dei cinque giocatori impegnati con le rispettive nazionali in Qatar, sta trascorrendo qualche giorno di riposo prima di ritrovarsi la settimana prossima a Castel Volturno. Gli azzurri voleranno poi alla volta di Antalya, Turchia, sia per effettuare una sorta di secondo ritiro stagionale che per preparare al meglio un mese di gennaio che potrebbe essere già decisivo per il prosieguo della stagione.
Alla ripresa, il team partenopeo avrà di fronte a sé una gara che potrà dire molto sul suo destino. Il Napoli, infatti, sfiderà a San Siro l’Inter di Simone Inzaghi. I nerazzurri distano ben undici e lo scontro diretto del prossimo 4 gennaio, probabilmente, rappresenta una delle ultimissime possibilità di rientrare seriamente nella corsa Scudetto. Oltre alla ‘Beneamata’, i partenopei dovranno sfidare nel primo mese del 2023 altre due big.
La squadra di Luciano Spalletti, di fatto, ospiterà allo Stadio Diego Armando Maradona sia la Juventus di Massimiliano Allegri che la Roma di José Mourinho. Proprio per questo tour de force, il tecnico toscano spera di recuperare al meglio sia Kvaratskhelia che Rrahmani. Il ritiro in Turchia potrebbe dare una grossa mano a questi due giocatori per cercare di tornare il prima possibile in condizione. Ad Antalya, molto probabilmente, ci sarà anche Aurelio De Laurentiis che, però, in questi giorni è impegnato anche in uno ‘scontro aperto’.
Secondo quanto riportato dal portale ‘calcioefinanza.it’, infatti, il patron partenopeo ha lasciato l’assemblea di Lega di Serie A prima che iniziasse. La sfuriata di Aurelio De Laurentiis è figlia sia della sua volontà di allargare il consiglio ad 8/9 club rispetto agli attuali quattro che della sua contrarietà delle strategie di Lotito. Il massimo dirigente del Napoli non è stato l’unico ad uscire anticipatamente dalla riunione, visto che è stato seguito anche da club come Roma, Juventus, Inter, Milan, Fiorentina e Monza, mentre il Torino non si è proprio presentato.
L’assemblea è comunque proseguita con le 12 squadre che rimaste, il numero minimo per iniziare la riunione. Lorenzo Casini, presidente della Lega di Serie A, ha poi commentato la scelta di questi club di non partecipare al meeting: “Sette squadre hanno scelto di esercitare un loro diritto, ovvero quello di non partecipare all’assemblea, creando anche incertezza anche perché abbiamo dovuto verificare che ci fosse il numero legale”. Il dirigente ha poi concluso il proprio intervento, spiegando il motivo per il quale il Napoli e le altre squadre hanno abbandonato anticipatamente l’assemblea.
Ecco le parole conclusive di Lorenzo Casini: “Questi club hanno deciso di non partecipare alla riunione per via della mancata intesa su alcune questioni del giorno, in particolare l’elezione del consigliere. Io ho il dovere di far funzionare lo statuto. Le squadre che sono rimaste hanno scelto di rinviare l’elezione del consigliere ad una prossima assemblea, la quale dovrà essere convocata prima del prossimo 5 dicembre”.
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