Il talento della Nazionale ha impressionato un pò tutti per la giovane età. Tuttavia, il commissario tecnico non intende regalargli niente.
È un momento nerissimo per la nostra Nazionale che fino ad un anno fa sembrava tornata a giocare ad altissimi livelli. Ed invece è arrivata la batosta della Macedonia dello scorso marzo che ha ridimensionato non poco l’ambiente.
Vedere da semplici spettatori i Mondiali di Qatar 2022 fa malissimo, soprattutto al commissario tecnico Roberto Mancini che aveva come scopo principale, oltre a vincere qualche titolo, anche partecipare al campionato del mondo. Obiettivo sfumato per la non capacità degli Azzurri di capitalizzare le numerose occasioni create durante le qualificazioni.
Archiviata la delusione Mondiale non resta alto che sperare in un futuro migliore, andando a pescare giovani di talento. Roberto Mancini è consapevole che la sfida è enorme, a maggior ragione ora che il campionato di Serie A non sta decisamente puntando sui talenti italiani, che spesso sono costretti o a rimanere in panchina o ad andare all’estero (si ricordino, ad esempio, i casi di Scamacca e Gnonto, finiti entrambi in Premier League).
Tuttavia, Mancini è convinto che la generazione post-2000 nel breve termine potrà dare delle soddisfazioni. Tra i tanti baby talenti scelti dal Ct nelle ultime settimane spicca soprattutto Simone Pafundi, sedicenne dalle belle speranza in forza all’Udinese che ha tra l’altro già esordito in amichevole contro l’Albania dimostrando di avere le capacità giuste per crescere ancora. Il percorso è ancora lungo, ma il classe 2006 sembra pronto per spiccare il volo (e non a caso il Napoli sembra fortemente interessato a lui).
Intervistato dal Corriere della Sera il commissario tecnico, oltre a fare riferimento alla continua delusione per aver mancato per la seconda volta consecutiva l’appuntamento al Mondiale, affermando tra l’altro di volersi prendere una rivincita, parla anche dei giovani. Elemento indispensabile per il futuro e Mancini lo sa benissimo: “Ci sono tanti giovani e rispetto allo scorso ciclo servirà più tempo per metterla insieme e farne una squadra. Ma ho buone sensazioni”, afferma il Ct rispondendo alla domanda riferita al nuovo corso della Nazionale.
Poi un appunto su Pafundi, il giovane azzurro che ha esordito durante Albania-Italia. Mancini punta molto su di lui anche se deve continuare a lavorare sodo: “Se uno è bravo a quell’età può giocare in A. L’ho fatto io, lo può fare Pafundi che ha qualità enormi: certo, deve essere serio e non perdersi per strada“. Non manca poi un commento sulla crescita di Raspadori, attaccante del Napoli: “I giovani crescono se giocano, ma soprattutto se vanno in squadre di vertice che fanno la Champions. Perché così alzano l’asticella e imparano a non accontentarsi“.
Il futuro del portiere sembra essere sempre più lontano dai partenopei e per questo motivo…
Il presidente del Napoli è pronto a tornare in Italia per chiudere ulteriori acquisti. E…
Il messaggio di Conte nel post partita è stato chiaro ed ora Manna è al…
E' stato devastante l'impatto di Antonio Conte sulla realtà di Napoli ed in tal senso…
Il Napoli sta avendo un rendimento davvero impressionante ed in tal senso il lavoro di…
Il Napoli sta facendo i conti con una situazione complicata dal punto di vista del…