Addio a Roberto Maroni, ex presidente della Lombardia e grande appassionato di calcio: ecco l’incredibile retroscena su Milan, Inter e Juve.
Lo storico volto della Lega si è spento all’età di 67 anni nella sua casa di Varese, da quasi 2 anni conviveva con una grave malattia, la sua storia, oltre che alla politica, è stata anche molto legata al calcio: un recente retroscena lo conferma.
La mattinata di martedì 22 Novemebre è stata scossa da una notizia improvvisa: quella della morte di Roberto Maroni. L’ex segretario della Lega è stato per anni uno dei volti più noti della scena politica italiana, di cui ha fatto parte din dal 1979, anno del suo primo incontro con Umberto Bossi.
Il rapporto tra i due è stato molto prolifico per diversi anni ed insieme, soprattutto negli anno 90, sono stati i due protagonisti della crescita della Lega, partito che grazie anche a loro è riuscito a farsi largo nelle maglie della politica del Bel Paese resistendo sino ai giorni odierni.
Maroni si è ritirato da quello che è stato il suo lavoro nel 2021, a causa di una brutta malattia che lo ha poi condotto al decesso nella notte tra lunedì e martedì. L’ex ministro era anche un noto appassionato di calcio, tifosissimo del Milan e fu proprio lui ad introdurre nel 2009 la mai troppo amata Tessera del Tifoso.
Una lunga convalescenza, com’è morto Roberto Maroni?
Da diverso tempo ormai, quello di Roberto Maroni era un nome scomparso dalle cronache quotidiane della vita politica nazionale e regionale (ovviamente in particolare lombarda) ed il tutto a causa di una grave malattia diagnosticatagli nel 2021. Il malore che lo aveva colpito nella sua casa a Varese lo aveva costretto a rinunciare alla candidatura a sindaco della medesima città, annunciata nel 2018, andando così a chiudere la sua parabola lavorativa.
Il motivo della sua dipartita è un tumore, ma della malattia si sa poco per via della forte riservatezza voluta ed ottenuta dalla famiglia, la stessa che stamane ha comunicato la morte dell’ex Ministro. Maroni, come già detto, era anche un grande appassionato di calcio e fu lui a volere la criticata Tessera del Tifoso, inserita con lo scopo di rendere gli stadi un posto “migliore”, ma mai amata dai frequentatori assidui.
Una passione infinita e l’amore per il Milan: per Maroni anche un clamoroso retroscena
L’ex militante della Lega era un notissimo tifoso del Milan, una fede mai nascosta dallo stesso Maroni, al punto che nel 1994, quando Bossi si trovò a dover trattare accordi con Silvio Berlusconi, il quale, per favorire la buona riuscita dei patti da firmare, mostrò al collega ed avversario politico la Coppa Campioni vinta dai rossoneri.
Il legame tra il gioco e Maroni poteva poi rinforzarsi pochi mesi fa, più precisamente a Febbraio, per volontà tra le altre di Milan, Inter e Juventus. Le tre potenze del campionato italiano avevano infatti proposto l’ex politico per il ruolo di Presidente della Lega Serie A senza però successo. Forse la malattia è stata decisiva anche in questo caso per Maroni il quale ha dunque potuto godersi lontano dai riflettori gli ultimi mesi della sua vita.