L’arbitro di Serie A Massimiliano Irrati ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, con le dichiarazioni del fischietto pistoiese che hanno colpito tutti.
Essere un arbitro di calcio non è facile in nessuna parte del mondo, ma esserlo in Italia è ancora più complicato. In più, il 2006, anno in cui scoppiò lo scandalo Calciopoli e che vide la retrocessione della Juventus in Serie B, ha portato i tifosi di tutte le squadre giudicare con sospetto l’operato arbitrale.
Ciò accade soprattutto quando ci sono degli errori, con i tifosi che accusano gli arbitri di favorire la squadra che beneficia di ciò. L’Associazione Italiana Arbitri ha sempre professato la propria trasparenza, ma anche a causa di alcuni episodi abbastanza controversi avvenuti dentro e fuori dal campo, non è mai riuscita a conquistare la fiducia da parte dei tifosi e l’arresto di Rosario D’Onofrio, capo procuratore degli arbitri, non aiuterà di certo.
Tifosi contro l’AIA: quando la fiducia nel sistema viene meno
Ormai è da qualche anno che in Italia si sente dire che il calcio ha perso il suo reale valore, che tutto è un business e che tutto si decide a tavolino anziché sul campo. Nonostante il VAR sia presente nelle partite di Serie A da qualche anno, gli arbitri hanno continuato a sbagliare, a volte anche in maniera grossolana, scatenando la furia dei tifosi che si sono messi contro l’Associazione Italiana Arbitri. A causa di ciò, è venuta a mancare la fiducia nel sistema calcistico italiano, che viene considerato dai tifosi “corrotto” o “solo per i potenti”, alimentando così la “cultura del sospetto”.
Si pensava che con l’ingresso del VAR ciò sarebbe scomparso ed invece la situazione sembra essere peggiorata. Tuttavia, spesso, ci si dimentica che oltre ai giocatori, anche gli arbitri sono dei comuni mortali e sbagliano proprio come tutti, non meritando di essere messi alla gogna per qualche errore, grave o lieve che sia. A tal proposito si è espresso uno degli arbitri del nostro campionato, ovvero Massimiliano Irrati che prenderà parte assieme ad altri suoi colleghi al prossimo Mondiale in Qatar. Il fischietto di Pistoia ha rilasciato delle dichiarazioni importanti alla Gazzetta dello Sport, colpendo tutti con le sue parole.
Irrati duro: “Insulto inaccettabile mettere in dubbio la buona fede”
Nel corso della lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, l’arbitro Massimiliano Irrati ha parlato anche degli errori arbitrali che da qualche anno accendono discussioni e complotti. Il fischietto ed avvocato di Pistoia ha voluto respingere in maniera secca le accuse di chi crede che gli arbitri vogliano favorire una squadra in particolare: “Qual è l’insulto inaccettabile? Quello che mette in dubbio la tua buona fede” – ha dichiarato l’arbitro sicuro – “Nessuno vuole sbagliare perché sappiamo che un errore può pregiudicare la nostra carriera”.
Irrati ha poi chiesto ai tifosi di immedesimarsi negli arbitri, affermando come dietro ogni fischietto c’è una persona con una storia alle spalle proprio come ce l’hanno i giocatori in campo. L’arbitro pistoiese ha poi valutato positivamente l’ingresso del VAR nel calcio, affermando come sia uno strumento utilissimo, ma ha voluto sottolineare come l’uomo venga sempre prima della tecnologia: “Molti allenatori dicono ‘Poteva andarlo a vedere’ ma le regole sono precise ed è altrettanto chiaro che la discrezionalità dell’uomo c’è e deve esistere“, ha dichiarato sicuro, aggiugendo come gli arbitri non sono restii nell’utlizzare il VAR.