Non solo Benzema: il centrocampista di una delle Nazionali favorite ha purtroppo dovuto dire addio al sogno di giocare titolare in Qatar. Le drammatiche immagini hanno sconvolto tutti.
Sono giorni di fuoco per le Nazionali che si prestano a giocare il prossimo Mondiale in Qatar. Nell’ultimo periodo non sono mancati tuttavia una serie di infortuni che hanno impedito ad alcune stelle di poter vestire la maglia del loro paese.
Uno degli ultimi calciatori coinvolti ha subito un colpo tremendo in uno degli ultimi allenamenti prima della partenza per Doha. Il ct ha dovuto a malincuore salutarlo e chiamare un suo sostituto.
Mondiali 2022, tra polemiche e assenti illustri
A prescindere da tutto questi mondiali saranno unici in tutto e per tutto. In quanto siamo al cospetto del primo campionato del mondo che si disputa nel bel mezzo dei vari campionati. Se da una parte ci sono le incognite circa le capacità dei calciatori di dosare i ritmi, dall’altra non si placano le polemiche per alcune normative che sono state imposte dal governo di Doha. Una delle ultime ha coinvolto i centinaia di migliaia di tifosi che non potranno consumare bibite alcoliche durante la visione delle partite.
Ma altre polemiche sono collegate invece alla delicata questione del rispetto dei diritti umani nel paese, soprattutto alla luce delle migliaia di morti che hanno coinvolto gli operai impegnati a costruire gli stadi moderni che accoglieranno le partite.
Mondiali 2022, i grandi assenti e infortunati
Tralasciando gli aspetti extra sportivi, è chiaro anche che in Qatar non vedremo decine di calciatori di talento; o perché si sono infortunati, o perché la loro nazionale non si è qualificata. Dai napoletani Osimhen e Kvaratskhelia, passando per Haaland, Donnarumma e Salah: sono tantissimi i calciatori che al massimo potranno guardare i Mondiali da casa.
Altri nomi illustri sono invece stati costretti a dire addio al loro sogno in quanto hanno purtroppo subito tremendi infortuni. Uno degli ultimi esempi riguarda Sadio Mané, convocato regolarmente dal Senegal, ma che nella giornata di ieri è tornato a casa, e Joaquin Correa dell’Argentina, anche lui già tornato a Milano. Ma di recente un altro grande calciatore ha purtoppo salutato i compagni di nazionale: stiamo parlando del francese Christopher Nkunku.
Francia, Nkunku saluta il Mondiale
Christoper Nkunku si era guadagnato il Mondiale giocando alla grande con il suo Lipsia. In questa prima parte di stagione era stato uno dei calciatori fondamentali della squadra della Red Bull contribuendo con tre reti al passaggio del turno di Champions League. Il campionato del mondo doveva essere per lui il palcoscenico ideale per confermarsi all’età di 25 anni come uno dei migliori centrocampisti al mondo.
Ed invece, complice un allenamento giocato con fin troppa foga, ha subito un tremendo infortunio che probabilmente lo farà restare fermo per un bel pò. Ed è questa la notizia peggiore che il commissario tecnico campione del mondo in carica Didier Deschamps potesse ricevere: al posto di Nkunku ha subito chiamato il talento dell’Eintracht Francoforte Randal Kolo Muani, che si ritrova quindi a giocare improvvisamente il torneo più importante del pianeta.
Francia, la dinamica dell’infortunio di Nkunku
L’infortunio che ha visto protagonista Nkunku è stato probabilmente figlio dell’errore del compagno di squadra Camavinga che non ha ritirato in tempo la gamba. Infatti, in una delle ultime battute finali dell’allenamento di Clairefontaine, il giovane del Real Madrid ha affondato i tacchetti sul ginocchio di Nkunku. Il calciatore è poi uscito zoppicante dal centro di allenamento prima di essere soccorso.
Il centrocampista del Lipsia ha tuttavia voluto “perdonare” il compagno di squadra, secondo lui preso di mira ingiustamente, mediante una lettera pubblicata sui social: “Dopo le visite mediche ho dovuto lasciare il ritiro e il Mondiale, ora devo lavorare con l’unico obiettivo di tornare più forte. Un pensiero al mio compagno Eduardo Camavinga, ingiustamente preso di mira. Il Mondiale deve essere momento di condivisione, non di divisione. Ringrazio lo staff e i compagni per il supporto, sarò il primo tifoso: rendeteci orgogliosi!”.