Esonerato dalla guida tecnica dell’Al Gharafa, squadra che milita nella Qatar Stars League, prima serie qatariota, Andrea Stramaccioni ha svelato alcuni retroscena incredibili sul calcio nel paese che ospita la Coppa del Mondo.
Il tecnico ex Inter e Udinese ha visto da vicino i cambiamenti avvenuti in Qatar alla vigilia del mondiale.
Stramaccioni ha raccontato alcuni episodi durante la sua esperienza da allenatore all’Al Gharafa.
Doha tirata a lucido e pronta per l’esordio
L’esonero per Andrea Stramaccioni è arrivato all’alba di novembre dopo un’intera stagione alla guida dell’Al Gharafa. Il tecnico formatosi tra le giovanili della Roma e quelle dell’Inter è stato sostituito dal portoghese Pedro Martins ma durante la sua esperienza ha potuto osservare da vicino come il paese si è preparato alla competizione iridata. Stramaccioni ha parlato a Fanpage.it di Doha, nella cui area metropolitana sorgono sette degli otto impianti che ospitano la competizione, e dei cambiamenti che la città ha attraversato. Il tecnico ha raccontato come fino a qualche mese fa Doha fosse quasi un cantiere a cielo aperto. I già lunghissimi preparativi per ospitare la kermesse erano stati allungati da diverse problematiche sorte nel tempo. Tutto questo, adesso, ha fatto posto a gigantografie dei campioni, impianti nuovi di zecca e palpitazione per l’inizio ufficiale.
Stramaccioni ha definito Doha come una “città tirata a lucido” e pronta per l’evento. La pochissima distanza tra i vari stadi dà un vantaggio di non poco conto all’organizzazione logistica. Gli stadi, costruiti ad hoc per l’occasione e con attrezzature di ultima generazione, sono collegati da linee metropolitane come confermato dallo stesso tecnico rimasto positivamente colpito dalla facilità con cui sarà possibile per ogni tifoso raggiungere gli impianti.
Anche il movimento calcistico qatariota vuole ben figurare alla sua prima apparizione alla Coppa del Mondo da detentore della Coppa d’Asia. La selezione mediorientale non può ambire alla vittoria finale ma, certamente, non vuole farsi trovare impreparata. L’allenatore italiano ha, infatti, affermato che il Qatar è in ritiro da giugno e non vede l’ora di esordire contro l’Ecuador.
Stramaccioni e il Qatar: il retroscena lascia stupiti
Durante la sua avventura in Qatar non sono mancate per Andrea Stramaccioni alcune situazioni a dir poco particolari. Il tecnico ha parlato di come la lente d’ingrandimento sul paese, e sui problemi al suo interno, abbia iniziato a far cambiare le cose. Strama ha raccontato anche di un episodio accadutogli durante la guida del suo vecchio club.
L’aneddoto riguarda alcune regole che il tecnico italiano voleva far rispettare all’interno dello spogliatoio. Ecco le parole di Stramaccioni: “Qualcosa di simpatico è successo sugli orari, che in Italia per noi sono sacri. Qui invece sono stato costretto ad adottare il pugno di ferro e fare tante multe. Poi mi sono accorto che qua tutti i calciatori sono ricchissimi e se ne fregano. Ne parlai allo sceicco: ‘Questi arrivano in Maserati e in Lamborghini, le multe non gli fanno niente’. E allora ho iniziato a metterli fuori squadra. Probabilmente c’è ancora una mentalità da formare. Ma lo racconto con il sorriso, ringrazio tutti i calciatori che ho avuto e che hanno condiviso con me questa bellissima esperienza“.