I mondiali che inizieranno in Qatar, per diversi motivi, rischiano di essere tra i tornei più controversi. Oltre alle questioni già note sono arrivate delle dichiarazioni che hanno scioccato il mondo del calcio.
Continuano, dunque, le polemiche intorno alla rassegna iridata e la decisione di farla disputare nel paese mediorientale.
Mondiale in Qatar al via tra le crescenti polemiche
Anche se non ancora iniziato non smette di far discutere l’organizzazione del mondiale in Qatar. Tra le varie critiche la scelta di disputarlo, per ragioni climatiche, nel periodo invernale poiché mantenere la classica kermesse estiva avrebbe potuto inficiare sulla salute dei calciatori dato il caldo torrido che si abbatte sul paese nel periodo estivo. Oltre a ciò vi sono anche le incertezza sulla trasparenza al tempo dell’assegnazione del torneo iridato e che ha portato all’addio dai massimi organi calcistici di Michel Platini e Joseph Blatter. Inoltre, un altro problema è emerso durante la costruzione degli impianti che ospiteranno la rassegna: le condizioni a dir poco disastrose in cui imperversano gli operai e la quasi totale assenza di diritti.
Dichiarazione shock: arriva la reazione decisa e senza mezze misure
Come se non bastasse proprio poco prima dell’inizio della competizione sono arrivate delle dichiarazioni che hanno indignato il mondo del calcio. L’autore di tali dichiarazioni è Khalid Salman, ex calciatore qatariota e ambasciatore del torneo iridato: “La cosa più importante è che tutti accettino le nostre regole. L’omosessualità è haram (proibita N.d.R.). È proibita perché è un problema mentale“.
Le sue, poco fortunate, dichiarazioni hanno fatto eco e trovato la reazione del mondo del calcio. Uno di questi è Hans-Dieter Flick, commissario tecnico della Germania.
Sempre dalla Germania, sponda Bayern Monaco, sono arrivate anche le reazioni del dirigente ed ex calciatore anche della Juventus, Hasan Salihamidzic, che ha definito le parole del qatariota “semplicemente inaccettabili”. Anche i calciatori sono rimasti abbastanza colpiti e indignati da queste dichiarazioni. Tra questi c’è Leon Goretzka, centrocampista del Bayern Monaco e della Germania.
Reazioni che arrivano, dunque, da tutto il mondo del calcio, sport che mira ad unire e non a dividere come fatto dall’ambasciatore. Reazioni da parte di tutti tranne che dall’organo che dovrebbe regolamentare anche questo tipo di situazioni: la FIFA. Il massimo organo calcistico ha ignorato le parole dell’ambasciatore, così come tutte le altre situazioni spinose che si sono presentate, ma si sa “Pecunia non olet” è questo ne è il chiaro esempio.