Luciano Spalletti stravede per lui e non lo nasconde, ma un motivo c’è e lo ha rivelato nel corso di un’occasione particolare.
Giovanni Di Lorenzo è diventato il capitano del Napoli a seguito della partenza di Insigne, Mertens e Koulibaly. Nessuno meglio del difensore campione d’Europa poteva occupare questo ruolo.
Stando a quanto rivelato in estate da Spalletti, lo spogliatoio ha scelto di consegnare la fascia all’ex terzino dell’Empoli, nonostante in rosa ci fossero giocatori che hanno accumulato più stagioni con la maglia del Napoli. Basti pensare a Zielinski, titolare della formazione azzurra. Eppure, il gruppo non ha avuto dubbi e da qualche settimana i tifosi stanno riscoprendo anche il motivo.
Giovanni Di Lorenzo è un calciatore esemplare per professionalità, correttezza e lucidità. Sempre bravo a leggere la partita e i suoi avversari, nonché bravo a parlare nei momenti opportuni con il direttore di gara, senza mai oltrepassare i limiti. Un pregio che gli ha permesso di diventare capitano del Napoli. Ma per Spalletti c’è anche un altro fattore che incide parecchio all’interno del suo spogliatoio.
Spalletti incontra un gruppo speciale: la lezione del mister
Come spesso accade, a Castel Volturno i calciatori e lo staff tecnico vengono travolti dall’affetto dei tifosi e soprattutto dei bambini, che si affacciano al mondo del pallone per incontrare i propri idoli. E di recente, Spalletti ha avuto modo di parlare con ragazzini e ragazzine curiosi di vedere il Napoli mentre si allenava, a due passi da loro.
In occasione di questo magico incontro, il mister ha fatto una vera lezione di sport. Tempo fa, quando il Napoli era in corsa per lo Scudetto della passata stagione, ha speso belle parole in un’aula magna universitaria. Questa volta, il pubblico era decisamente più piccolo e più esigente, ma il mister ha voluto lasciare il segno con un discorso ben preciso. Una lezione che probabilmente i bambini non dimenticheranno mai.
La spiegazione del Mister non fa una grinza: ecco perché è così
“Ci sono due modi per fare sport. C’è il calcio e c’è lo studio. Anche studiare è uno sport – spiega il mister ai bambini, cercando di sottolineare quanto sia importante crescere prima come cittadini e poi come atleti – Anche perché se giochi insieme a me, per giocare nel Napoli, bisogna capire quello che si deve fare, dove si vuole andare. Quindi, bisogna saper calciare bene la palla e saper bene quello che si dice e quello che si ascolta“.
E allora, perché Spalletti ha citato proprio Di Lorenzo? Ebbene, l’allenatore azzurro ha tirato in ballo il capitano, simbolo della squadra: “Di Lorenzo fa il capitano perché ha la pagella migliore. Non si è capitani perché si è più bravi a giocare a calcio. Giovanni è bravo anche in quello, ma soprattutto ha la pagella migliore“. E davanti allo sguardo interdetto di un bambino: “E che ci vuoi fare…c’amma fa…“.
Insomma, il mister ha cercato di rendere prezioso questo momento intimo con alcuni bambini accorsi a Castel Volturno. Non ha voluto sprecare il tempo facendosi solo foto e autografando qualche maglietta o pallone, ma ha voluto dedicare un minuto ai ragazzini, per dimostrare che senza delle basi solide culturali è davvero difficile poter diventare dei campioni nel calcio, e in qualsiasi altro sport. Una lezione di vita.