Il Napoli batte l’Empoli, ma non è il rigore ad aver aiutato gli azzurri: Raspadori spiega che cosa c’è dietro le vittorie.
Sono nate tantissime polemiche dopo la vittoria del Napoli sull’Empoli a causa del rigore concesso agli azzurri sul contatto Marin-Osimhen. L’attaccante nigeriano è riuscito ad anticipare il suo avversario in area ed è stato sgambettato. Per il direttore di gara non ci sono stati dubbi e ha indicato immediatamente il dischetto.
La Gazzetta dello Sport, invece, parla di rigorino. Il contatto tra centrocampista e attaccante è netto ed è fuori discussione, ma secondo la Rosea è troppo concedere il tiro dagli undici metri. Chiaramente, il VAR non poteva intervenire perché i contatti sono tutti a discrezione dell’arbitro, che ha valutato l’entità dello sgambetto tale da assegnare la massima punizione.
Di certo non si può affermare che il Napoli ha vinto grazie al rigore contro l’Empoli. Chiaramente, l’episodio ha dato modo agli azzurri di sbloccare l’incontro. Ma mancavano ancora diversi minuti al termine della gara e sarebbe potuto accadere di tutto. I giocatori azzurri vanno ben oltre le polemiche, tanto da attribuire questo momento magico ad una forza che aleggia all’interno dello spogliatoio: ecco secondo Raspadori chi sta aiutando davvero il Napoli.
Partito titolare al posto dell’infortunato Kvaratskhelia, Giacomo Raspadori non è riuscito a lasciare il segno in Napoli-Empoli, ma ha sfiorato il gol nel primo tempo. Il giovane attaccante sta disputando una grande stagione, impreziosita dalle reti segnate in Champions League, alla sua prima partecipazione.
Sempre lucido nelle analisi post-partita, Raspadori ha spiegato cos’è che in questa squadra sta facendo la differenza rispetto alle altre pretendenti al titolo: “Chi entra dà sempre una mano e anche oggi ci ha permesso di avere quel passo in più – spiega l’ex Sassuolo ai microfoni di Sky – C’è una forza che ci sta aiutando ed è quella di mettersi tutti a disposizione del compagno, la voglia di metterlo sempre in condizione di esprimersi al meglio. Oggi contro l’Empoli abbiamo recuperato tanti palloni persi e si è vista sempre la mentalità giusta, che va alimentata, oltre alla ricerca dell’aiuto al compagno“.
Dopo Napoli-Udinese in programma il prossimo sabato alle ore 15:00 al Diego Armando Maradona, il calcio italiano andrà in vacanza. Alcuni calciatori azzurri saranno convocati dai rispettivi ct per giocare il Mondiale in Qatar, ma la gran parte dei giocatori avrà modo di recuperare energie ed allenarsi con Spalletti.
Ci saranno 52 giorni di pausa fino alla super sfida contro l’Inter, la prima partita del 2023. E Raspadori non ha alcun dubbio che la sosta non sarà un problema per il Napoli: “Stiamo lavorando nel migliore dei modi e vorremmo affrontare tutte le sfide così, non credo che la sosta sarà un problema per noi. Anzi, sarà d’aiuto perché stiamo giocando tanto e servirà sfruttare questo periodo di pausa nel modo migliore“.
E sullo Scudetto non si nasconde: “Non c’è nessuna parola magica che pronunciamo nello spogliatoio, ma tutti noi stiamo andando nella stessa direzione. Lo si vede da chi è stato fuori, da chi entra in campo. E’ questo che ci sta portando risultati“.
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