Museo Maradona, il progetto finito nel cassetto. Che colpo per Napoli: ecco dove sono i cimeli
Il legame tra Diego Armando Maradona e Napoli è uno dei più speciali mai visti tra giocatore e tifoseria in tutta la storia del calcio. Un rapporto simbiotico, di reciproco amore mai svanito anche nei momenti di difficoltà del campione argentino o di lontananza dalla città che lo ha adottato. Diego a Napoli ha scritto la storia consacrandosi come il più grande di sempre e diventando quasi qualcosa di sovrannaturale. Maradona è Napoli, e come nessuno è stato in grado di rappresentare bellezza pura e tormenti, gioia e dolori, caduta e riscatto della città.
Il 30 Ottobre, Maradona avrebbe compiuto 62 anni. Due anni fa, però, l’improvvisa notizia della sua scomparsa ha scosso tutto il mondo. Da allora in città sono stati fatti ogni tipo di omaggio e celebrazione sulla vita del campione. Centinaia di persone si sono riversate per le strade. Davanti ai murales, nell’allora stadio San Paolo (oggi ribattezzato stadio Maradona in suo onore)…in tutti i luoghi che in città hanno contribuito a suggellare il mito del “diez” argentino. Napoli non smette mai di omaggiare il suo campione. Eppure, non tutti i progetti pensati per ricordare la memoria del campione argentino sono andati in porto.
In quelle ore di profondo dolore, quel 25 Novembre del 2020, quando dall’Argentina sono iniziate ad arrivare le prime tristi e inaspettate notizie sulla scomparsa di Maradona, Napoli, tutta d’un tratto, si è avvolta in un commovente abbraccio al suo campione. Bandiere, maglie, sciarpe, foto, lettere, vecchi cimeli dei magici anni degli scudetti..la città si è colorata d’azzurro in onore di Maradona. I tifosi hanno lasciato davanti ai luoghi simbolo dell’epopea di Maradona centinaia di ricordi per ricordare quanto Maradona ha significato per Napoli.
Dall’allora giunta comunale partì la promessa di realizzare, con tutti i cimeli lasciati dai tifosi in onore di Diego, un museo dedicato a Maradona e alla sua storia a Napoli. Come fa notare il Mattino, però, con il cambio di guardia al Comune di Napoli il progetto di un museo dedicato al campione argentino è finito nel cassetto. Tutti gli oggetti raccolti sono stati lasciati in un vecchio deposito di cancelleria del Municipio, tra il settore C e D della Tribuna Posillipo, accanto all’ufficio marketing della società.
Neanche l’idea do una mostra temporanea al Museo Filangieri, alla fine, è andata in porto, per via del Covid che ha bloccato anche la realizzazione di una mostra temporanea. Paolo Jorio, direttore del museo, ha raccontato: “Quel progetto era nato con i due ex assessori De Majo e Borriello, purtroppo con il cambio di giunta non ci sono state più interlocuzioni” ha spiegato. “Sarebbe stata una bellissima cosa, che non si è potuta poi realizzare”
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