Gianfranco Zola racconta un aneddoto sugli anni trascorsi in squadra con Maradona: “E’ stata una delle ragioni”.
Chiunque abbia respirato l’aria di Napoli ha potuto vedere e toccare con mano cosa Diego Armando Maradona abbia rappresentato per la città. Successi indimenticabili, giocate leggendarie, ma soprattutto un amore folle tra la città e il suo campione che difficilmente verrà replicato. L’indimenticato diez non è solo “il più grande di sempre”. Non è solo un uomo. Diego è li, ad un passo dalla divinità. Nessuno, né a Napoli né altrove, è riuscito a ripetere quanto fatto da Diego. Successi, riscatto, farsi portavoce del sentimento di un intero popolo.
Chiunque abbia vestito la maglia azzurra è ben consapevole di cosa significhi vestire la maglia che è stata di Maradona. Diego è stato un modello per generazioni di calciatori azzurri e non. Tanti fantasisti si sono ispirati a lui, alla sua genialità e al suo modo ineguagliabile di giocare a pallone. Alcuni hanno potuto ammirare le sue gesta tramite i tanti video dell’epoca, altri hanno potuto vederlo da avversario e provare in prima persona a fermare il suo talento. Pochi, i più fortunati, hanno invece avuto la possibilità di averlo come compagno di squadra e amico e di vivere da vicino Diego Armando Maradona.
Tra coloro che con il Pibe de Oro hanno avuto modo di condividere lo spogliatoio c’è anche Gianfranco Zola, uno dei numeri 10 più grandi del calcio italiano. Il futuro “Magic Box” venne scoperto da Luciano Moggi mentre giocava ancora in Sardegna, a fine anni ’80. Il funambolico trequartista sardo arrivò in azzurro nel 1989, nel pieno dell’epopea di Diego all’ombra del Vesuvio. Proprio Maradona, fu tra coloro che aiutò maggiormente il giovanissimo Zola ad inserirsi nello spogliatoio azzurro. Quell’anno, la squadra di Maradona e Zola diventò campione d’Italia entrando nella leggenda.
Maradona nel 1991 lasciò gli azzurri per accasarsi a Siviglia, ma lascio a Zola un’eredità inestimabile. Da calciatore, certo, ma soprattutto da amico. Lo stesso Zola, partecipando ell’evento dedicato a Maradona ha Napoli, ha sottolineato come crescere all’ombra del più grande ed essere accolto in spogliatoio da un gigante come Diego abbia cambiato la sua carriera.
Zola ha voluto ricordare i tempi di Napoli. “Vivere Diego e potere passare del tempo con lui è stata una fortuna” ha confessato. Quello trascorso con Maradona è stato definito da Zola come un periodo bellissimo e ricco di insegnamenti, dove ha avuto modo di fare la giusta esperienza. “Diego è una delle ragioni per cui sono diventato il giocatore che sono diventato” ha ammesso. “Lo devo a lui e a quel Napoli, che mi ha dato la possibilità di crescere davvero tanto”. Da un dio ad un gigante. Dal Pibe de oro a Magic Box. Da Maradona a Zola, indimenticabili fuoriclasse azzurri.
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