In queste ultime ore è arrivato un importante chiarimento della Procura di Torino sulla famosa ‘Carta Ronaldo’.
L’ambiente della Juventus nelle ultime settimane non è stato scosso dagli scarsi risultati che sta ottenendo la squadra guidata da Massimiliano Allegri, ma anche dall’inchiesta ‘Prisma’ della Procura di Torino.
Infatti, ci sono varie contestazioni da parte dei pm torinesi nei confronti della Juventus, tra le quali il falso in bilancio e false comunicazioni al mercato. Le persone indagate dalla Procura di Torino sono ben 16: tra questi ci sono il presidente Andrea Agnelli (per il quale erano state richieste anche l’applicazione di misure cautelari, respinte dal gip), Pavel Nedved, Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene.
A seguito di questi sviluppi dell’inchiesta, come riportato dal ‘Corriere dello Sport’, Giuseppe Chiné, procuratore federale della FIGC, ha inoltrato la richiesta di essere messo a conoscenza dei nuovi atti prodotti dalla Procura di Torino, che in un primo momento non gli erano stati trasmessi (ad esempio le intercettazioni telefoniche ed ambientali). Nelle ultime ore è tornata al centro dei riflettori anche la famosa ‘Carta Ronaldo’, ovvero una presunta scrittura privata tra la società della Juventus ed il calciatore, che secondo l’accusa sarebbe oggetto di uno scambio di denaro che non sarebbe stato regolarmente iscritto nel bilancio del club.
Juventus, il chiarimento della Procura di Torino: “La ‘Carta Ronaldo’ non è stata ritrovata, ma esiste’
Come riportato dal portale ‘Calciomercato.it’, infatti, la Procura di Torino, tramite fonti interne, non ha per nulla confermato che la famosa ‘Carta Ronaldo’ sia stata ritrovata. Anche se dalla Procura stessa fanno notare che si è a conoscenza di questo documento tra Juventus ed il fuoriclasse portoghese, ovvero che l’attuale giocatore del Manchester United avesse un diverso accordo rispetto ai suoi compagni bianconeri. Tutto questo si sarebbe venuto a conoscenza grazie alle varie intercettazioni ed indagini.
A prescindere dall’esistenza o meno di questa presunta carta, si può certamente dire che c’è stato un forte scossone nel contesto juventuino. Lo stesso Andrea Agnelli, come quanto riportato da ‘Sky Sport’, nella giornata di ieri, ha voluto tranquillizzare i dipendenti della ‘Vecchia Signora’.
Inchiesta Juventus, il messaggio di Agnelli ai dipendenti del club bianconero: “Dobbiamo essere uniti”
Il presidente del team piemontese, infatti, alla presenza degli avvocati del club, ha dato questo questo messaggio ai lavoratori della Juventus: “Dobbiamo essere uniti, il club è convinto di aver sempre agito nel rispetto delle norme e delle leggi che regolano le materie finanziarie, come nella prassi dell’industria del calcio”.