In casa Napoli è emerso un piccolo problema: il tecnico Luciano Spalletti deve correre ai ripari il prima possibile per risolverlo
Terapie e lavoro personalizzato. Questo il report relativo a Frank Anguissa nel secondo giorno di allenamento del Napoli a Castel Volturno. Gli azzurri si sono goduti due giorni di vacanza ed hanno iniziato ieri la preparazione per la sfida contro la Roma; Spalletti spera di recuperare il centrocampista, uno dei migliori nella prima parte di stagione.
Riproporre la mediana titolare, con Lobotka e Zielinski, infatti, darebbe più garanzie al tecnico nella sfida contro Mourinho. Massima prudenza però, e solo se darà ampie garanzie, Anguissa giocherà all’Olimpico.
Le speranze, però, sono davvero molto ridotte; al momento servirebbe un miracolo, perché la sfida contro la Roma è sempre più vicina e davanti al centrocampista camerunense c’è solo un altro allenamento prima della rifinitura della vigilia. Insomma, è una corsa contro il tempo, ma il pensiero non induce all’ottimismo, almeno in queste ore. D’altronde, per un problema come quello accusato dal numero 99, sono necessari almeno 15 giorni per il pieno recupero.
E’ quindi più probabile rivedere il centrocampista contro il Rangers in Champions League oppure per il successivo appuntamento di campionato, con il Napoli impegnato in casa contro il Sassuolo sabato 29 ottobre, alle ore 15.
Senza l’ex Fulham nonostante la buona prova di Ndombélé contro il Bologna, la difesa ha incassato due gol, un segnale di come alcuni automatismi siano saltati, considerata anche l’assenza per infortunio di Rrahmani.
Napoli, la difesa non è più impermeabile
Senza il difensore quattro le reti subite negli ultimi due incontri tra Ajax e Bologna, un mini segnale di allarme che deve preoccupare il tecnico, alla luce di un nuovo tour de force fino alla lunga pausa per il Mondiale.
Juan Jesus ha sostituito il kosovaro egregiamente e nella piccola imprecisione sul gol del Bologna si è poi ampiamente riscattato realizzando il momentaneo gol dell’1-1. Kim Min-Jae, solita diga, ha invece accusato qualche piccolo problemino sul centrodestra, sebbene sia quella la posizione che più gradisce.
Problemi di intesa risolvibili giocando e migliorando l’affiatamento, senza considerare come in panchina scalpiti anche Leo Ostigard; il norvegese, quando chiamato in causa, ha sempre risposto presente, pure con prestazioni buone.
Meret, però, incassa reti da quattro partite consecutive, sei considerata anche la Champions League, e la porta è rimasta imbattuta in appena quattro gare. Una media di un gol a partita incassato, sia in campionato che in Europa, di certo non allarmante ma ugualmente in grado di creare qualche grattacapo a Spalletti.
I numeri, infatti, impongono di correre ai ripari, perché avere la miglior difesa in Serie A può essere determinante per vincere lo scudetto.