Benitez scrisse il suo nome sul tovagliolo, Higuain ripagò con i gol, poi il triste finale: la storia del Pipita con la maglia del Napoli.
Dopo qualche settimana dall’annuncio è arrivato il momento tanto atteso. Gonzalo Higuain lascia ufficialmente il calcio giocato, a seguito della sconfitta del suo Inter Miami al primo turno dei playoff contro il New York City.
L’attaccante argentino si è commosso alla sua ultima partita. Il calcio gli ha dato tutto e gli ha permesso di vivere momenti indimenticabili. Ha indossato maglie di club importanti, dal Real Madrid al Napoli, poi Juventus, Milan e Chelsea. Insomma, piazze sempre molto esigenti.
Il Pipita, però, non ha retto benissimo la pressione esterna. Negli ultimi anni in Europa ha incominciato a manifestare la sua insofferenza, tant’è che ha deciso anzitempo di lasciare il palcoscenico europeo per intraprendere un’avventura americana più soft, ma altrettanto stimolante.
La breve storia d’amore con il Napoli è una delle parentesi più emozionanti della sua carriera. Higuain ha indossato la maglia azzurra nel momento in cui bisognava fare il salto di qualità, quando richiedeva spazio e continuità. Poi quel doloroso addio che i tifosi non gli hanno mai perdonato.
Numeri e trofei del Pipita a Napoli
Tre stagioni, 146 presenze e 91 gol. Il bottino del Pipita Higuain al Napoli è notevole. Ed è impossibile dimenticare il suo record di gol in campionato realizzato all’ultima giornata, in una serata piovosa con uno stadio stracolmo, tutto per lui. Per superare le 35 marcature di Nordahl serviva una tripletta. E Gonzalo decise di fare una rovesciata memorabile per realizzare il 36esimo gol. Fu l’ultimo atto da giocatore azzurro.
Nel mezzo, l’attaccante argentino ha contribuito alla conquista di una Coppa Italia e di una Supercoppa italiana. Inoltre, nella stagione 2015-16, sfiorò l’impresa in Europa League, uscendo solo in semifinale. Ma riuscì ugualmente a lasciare il segno, realizzando la rete più bella del torneo.
Napoli, il no a Leandro Damiao che spianò la strada ad Higuain: “Scrissi il suo nome sul tovagliolo”
Poco prima dell’estate del 2013, Higuain manifestò la volontà di lasciare il Real Madrid, perché in attacco c’era una concorrenza spietata. L’argentino si giocava il posto con Benzema, attualmente ancora un punto di riferimento inamovibile dei Blancos.
Mentre il Pipita scioglieva i dubbi sul suo futuro, De Laurentiis progettava la stagione 2013-14 assieme al suo prossimo allenatore Benitez. “Il presidente venne a casa mia a Londra – raccontò l’allenatore spagnolo – mi chiese quale attaccante avrebbe dovuto comprare. Io gli scrissi cinque nomi su un tovagliolo, tra cui Higuain“. Gli altri attaccanti non erano da meno: “Nella lista c’erano anche Lewandowski, Suarez, Mario Gomez e Dzeko“. Ma c’era anche un sesto centravanti che interessava al patron azzurro e al mister: “Leandro Damiao sarebbe diventata un’opportunità solo se uno di questi cinque non fosse arrivato“.
La versione di De Laurentiis sull’arrivo di Higuain è leggermente diversa. Il presidente si è preso tutti i meriti dell’operazione. In una vecchia intervista a Radio 24 rivelò che Benitez voleva prendere Damiao, ma l’incontro con l’agente non fu dei migliori: “Rimasi perplesso dopo aver parlato con il procuratore e all’ultimo momento contattammo il Real Madrid per capire se fosse possibile acquistare Gonzalo“. Il resto è chiaramente storia.
La maxi-clausola e il tradimento: il passaggio alla Juventus
A seguito di tre splendide stagioni, Gonzalo Higuain e la sua famiglia decisero che era arrivato il momento di andare via da Napoli. Nel suo contratto con i partenopei c’era una clausola rescissoria da 90 milioni di euro, che qualunque club avrebbe potuto pagare per potersi assicurare le prestazioni del bomber sudamericano.
Così, la Juventus cominciò a sondare la pista per capire se fosse possibile un passaggio del calciatore a Torino. Arrivò il benestare dell’argentino, che pochi giorni dall’ufficialità dichiarò: “Ho scelto la Juventus perché è una grandissima squadra. Sono venuto qui per vincere“.
In gran segreto e smentendo continuamente le voci, il club bianconero versò nelle casse del Napoli una prima tranche dei famosi 90 milioni, pagabili in due anni. Era fine luglio 2016. Fu come una coltellata al cuore. I tifosi azzurri rimasero scioccati dalla rapidità dell’operazione e dal tradimento del loro beniamino, che fino a qualche mese prima fece esplodere il San Paolo per aver segnato 36 gol in 35 partite di Serie A. La storia d’amore tra Higuain e il Napoli sembrava potesse durare almeno qualche altro anno. Quello che appariva come un film romantico, divenne in così poco tempo un thriller.