Giovanni Simeone non è una riserva, i numeri lo dimostrano: è lui il migliore in Serie A, superato anche Beto.
Acquistato in prestito con diritto di riscatto dal Napoli per un costo complessivo di 15 milioni, Giovanni Simeone era a conoscenza della sfida che stava per affrontare. L’argentino è arrivato insieme a Giacomo Raspadori. Un altro attaccante con il quale giocarsi il posto. E poi lui, Victor Osimhen. Il top player del club azzurro. Il giocatore più costoso della società. Potenzialmente il più forte della rosa.
E così, Spalletti ha composto uno dei migliori reparti offensivi della Serie A, grazie anche all’inserimento di Kvaratskhelia, Zerbin sulle fasce aggiunti ai già noti Lozano e Politano. Il mister ha a disposizione un attacco di livello, ma anche una panchina di qualità immensa.
Simeone, ad esempio, ha disputato 277 minuti in 9 partite. Non tantissimi. In Serie A non è ancora mai partito titolare, mentre in Champions League è stata la prima scelta contro il Rangers e il vice-Osimhen in Napoli-Liverpool. A seconda della sfida da affrontare, Spalletti sceglie se mettere Raspadori o il Cholito: entrambi gli stanno dando grandissime soddisfazioni. Tuttavia, tra presenze in campo, minuti disputati e gol segnati in campionato, nessuno supera Simeone: meglio anche di Beto.
Il centravanti sudamericano, prima di sbarcare a Napoli, aveva siglato solo 3 gol provenienti dalla panchina. Un numero molto esiguo di reti da subentrante. Invece, con la maglia azzurra si è ribaltata la statistica. Praticamente segna solo quando viene inserito a gara in corso: 4 gol e tutti pesantissimi.
Inoltre, grazie alla marcatura messa a segno a Cremona, Simeone ha migliorato la sua media realizzativa in campionato tenendo conto dei minuti giocati. Il Cholito segna ogni 63 minuti: un gol all’ora.
Fino a questo momento ha registrato 6 presenze, 125 minuti in Serie A e 2 gol. Meglio di lui Ante Rebic con 4 presenze, 170 minuti e 3 marcature. Tuttavia, considerando tutti i giocatori con almeno la metà delle partite disputate, Simeone risulta il migliore per media gol/minuti.
Addirittura, l’attaccante del Napoli ha una media migliore di Beto che in 389 minuti ha messo a segno 5 reti: un gol ogni 78 minuti. E’ comunque una media spaventosa, frutto della sue chance sfruttate dal primo minuto. Simeone, invece, viene lanciato dalla panchina e inevitabilmente ha meno occasioni a disposizione, che finora è riuscito a sfruttare nel migliore dei modi.
Giovanni ne fa una questione di qualità del tempo. Un modo maturo di affrontare il problema del minutaggio al Napoli. Per arrivare a giocare titolare dovrà fare gli straordinari perché Spalletti ha altri due attaccanti di livello su cui contare. E al momento, Simeone sta facendo tutte le cose giuste.
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