Lo sprofondo dell’ex Napoli: un anno fa spadroneggiava, ora non gioca più

Sono momenti difficili per l’ex Napoli col nuovo allenatore Graham Potter. L’ex pilastro azzurro adesso non è più considerato un titolare

Fino a poche settimane fa quasi tutti i tifosi del Napoli lo rimpiangevano, a partire dall’allenatore Luciano Spalletti. Kalidou Koulibaly è andato via lasciando un grande vuoto. Una sicurezza tecnica e non solo: personalità e carisma, anche fuori dal campo.

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Lo sprofondo dell’ex Napoli: un anno fa spadroneggiava, ora non gioca più (LaPresse)

Sembrava davvero insostituibile, tanto che è bastata solo la sua partenza per far parlare molti osservatori di ridimensionamento. Il difensore senegalese è andato al Chelsea, facendo un bel salto di qualità e coronando un suo sogno. Al Napoli non è andata poi così male, perché è arrivato il coreano Kim Minjae che sta facendo molto bene. In sostanza dopo poche partite dall’inizio della stagione l’effetto nostalgia è passato. A Koulibaly, invece, le cose non sono andate così bene. La sua avventura al Chelsea è cominciata in salita, tanto che è di fatto diventato subito una riserva. Kalidou paga sicuramente l’adattamento al calcio inglese, ma anche il cambio di allenatore. Dopo il ko con la Dinamo Zagabria Tuchel è stato esonerato, e al suo posto è arrivato l’emergente Potter. Il nuovo tecnico, però, ha deciso di mettere Koulibaly in panchina più o meno in pianta stabile.

Koulibaly, da inamovibile col Napoli a panchinaro nel Chelsea

Fuori nella gara d’esordio del nuovo allenatore, e fuori anche in Champions col Salisburgo. Il senegalese ha fatto di nuovo panchina nella partita di campionato vinta contro il Crystal Palace in rimonta. In sostanza, per l’ex difensore del Napoli zero minuti giocati nelle ultime tre partite. Ovviamente Koulibaly non ha problemi fisici, e nemmeno di condizione: la dimostrazione è che ha giocato per intero le due gare con la sua nazionale. Ma Potter lo ha messo fuori per scelta tecnica. Si tratta di una bocciatura, paradossalmente ancora più amara perché Potter ha restaurato la difesa a quattro (Tuchel giocava a tre).

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Da quando ha lasciato Napoli è entrato in un incubo: la panchina è l’ultimo smacco (Ansa)

Proprio il modulo preferito da Kalidou. Potter preferisce il giovane Fofana a Koulibaly, che schiera in coppia con l’inamovibile Thiago Silva. Insomma, a quanto pare per il senegalese sarà difficile ritrovare il posto da titolare, anche se rimane la prima alternativa in difesa. E pensare che un anno fa col Napoli le aveva giocate tutte (sia campionato che Europa League) con un rendimento eccellente. La sua vita in un anno è cambiata radicalmente.

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