Luciano Spalletti esulta dopo la netta vittoria del suo Napoli ai danni del Torino. Ora testa alla prossima gara, quella di Champions League contro l’Ajax.
Un Napoli esaltante riesce a conquistare altri tre punti fondamentali portando a sei le vittorie consecutive. Anguissa, il migliore in campo per i partenopei, e Kvaratskhelia hanno permesso alla squadra di Luciano Spalletti di piegare un Torino che, nonostante la partenza horror, ha provato a mettere i bastoni fra le ruote agli azzurri.
Come detto Spalletti ha portato a casa la sesta vittoria tra campionato e Champions League, e l’entusiasmo dei tifosi non può che essere alle stelle. In vista della prossima gara europea alla Johan Cruijff Arena di Amsterdam i ragazzi di Spalletti vorranno replicare almeno la prima mezz’ora di gioco, nella quale hanno dominato il Torino in tutto e per tutto.
Spalletti: “Nei primi 40 minuti siamo stati perfetti nel gestire la partita come volevamo”
In conferenza stampa mister Luciano Spalletti ha elogiato la performance dei suoi, soprattutto nei primi quaranta minuti, i quali sono bastati per decidere l’andazzo della gara. “Nei primi 40 minuti siamo stati perfetti nel gestire la partita come volevamo. Poi dopo non ci siamo riusciti perché loro hanno qualità e hanno portato la partita dove volevano loro. Sono venuti ad aggredirci e giocavano uomo contro uomo a tutto campo in maniera incredibile”
Spalletti ha analizzato il modo con cui le prime due reti di Anguissa hanno cambiato le dinamiche del match: “Due dei tre gol vengono da questo modo di giocare perché ti lascia spazio in campo aperto. Liberare questo spazio però è difficilissimo perché ti pressano molto. Noi avevamo impostato la partita per farli arrivare in ritardo sui nostri terzini per avere la possibilità di giocare in avanti. Loro però giocavano alti con i quinti e accettavano il 3 contro 3 dietro”.
Non è mancata nemmeno una tirata d’orecchie a Kvaratskhealia, protagonista della terza rete: “L’ho richiamato perché la partita è stata impostata per giocare d’anticipo sui loro esterni, ma non è stato così perché il Torino ha accettato il tre contro tre in uscita e doveva farsi trovare più in mezzo al campo per evitare che si formassero questi duelli che sono la loro specialità. Poi, in fase offensiva è bravo a dribblare, a imbucare, a servire il compagno quando il difensore è convinto che stia per tirare“.