L’ex centrocampista del Napoli Mirko Valdifiori è intervenuto ai microfoni di Radio CRC per parlare dell’attuale condizione degli azzurri
Valdifiori, nonostante le sole sette partite giocate tra campionato ed Europa League, fu uno dei primi protagonisti del Napoli di Sarri. Oggi, a distanza di diversi anni, torna a parlare della sua esperienza azzurra e dei punti di forza dell’attuale formazione partenopea.
Mirko Valdifiori (photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Quando Sarri se lo portò con sè a Napoli era considerato uno dei migliori centrocampisti della Serie A. Con la maglia dell’Empoli ha giocato 234 partite e segnato quattro goal. Nel 2015 è stato convocato da Antonio Conte in Nazionale per un paio di amichevoli. Il vero salto di qualità è arrivato tuttavia solamente nel 2016 quando Sarri lo scelse come perno centrale del centrocampo dei partenopei.
Il suo inizio con la casacca azzurra fu molto difficile, soprattutto a partire dall’esplosione di un certo Jorginho che si prese il centrocampo superando tutte le gerarchie. Nonostante le sole sette partite giocate con il Napoli, Valdifiori ancora oggi conserva un bellissimo ricordo della città e dei tifosi.
Valdifiori: “Di Napoli ho un bellissimo ricordo”
Nel suo intervento nel programma ‘Si Gonfia La Rete’, il centrocampista di Lugo ha ricordato il primissimo Napoli di Maurizio Sarri, quello che lanciò le basi della futura macchina perfetta che sfiorò lo Scudetto. “L’inizio con Sarri è stato un po’ difficile con il 4231, non si vedevano i risultati, poi il mister ha adottato il cambio modulo dalla partita in Europa con il Club Brugge con Jorginho”.
“Ci tenevo a fare meglio con la maglia del Napoli – sottolinea Valdifiori -, non ho rancore e porto sempre un bellissimo ricordo”. Il centrocampista ha voluto fare anche un accenno alla prima parte della stagione 2015/2016 di cui si ricordano alcune bellissime prestazioni. Secondo il centrocampista quel Napoli se la poteva giocare con chiunque, persino con le più grandi squadre d’Europa.
Inoltre, Valdifiori ha aggiunto: “Oggi vediamo un grande Napoli, un grande gruppo che con le perdite dei giocatori importanti si è compattato ancora di più. Il Napoli, da come è partito, ha trovato la forza di aiutarsi ancora di più l’uno con l’altro. Non è un caso che sia in Europa che in Italia sia primo”.