L’attaccante del Napoli Giacomo Raspadori si sta mettendo in evidenza con i suoi primi gol in azzurro. E in questi giorni di ritiro con la nazionale di Mancini qualcuno lo paragona a un grande campione
Era arrivato nel Napoli per impostare il 4-2-3-1 e giocare “alla Mertens”, ossia sottopunta dietro Osimhen. In realtà il 4-3-3 si è rivelato un modulo molto più funzionale e adatto alle caratteristiche di altri azzurri, come Kvaratskhelia e Zielinski. Per questo anche un altro dei nuovi acquisti, Giacomo Raspadori, si è dovuto adattare in fretta. Per lui non è mai stato un problema inserirsi in un modulo diverso: lo faceva già al Sassuolo, dove oltre che da trequartista centrale, ha giocato come esterno (prevalentemente a sinistra), ma anche come falso nueve e pure da mezzala a centrocampo.
Nel 4-3-3 di Spalletti ha subito dimostrato di essere a suo agio, sia come punta centrale che come esterno a sinistra. E’ da falso nueve che sono arrivati i suoi due gol fino ad ora segnati. Una duttilità che stuzzica anche il ct della nazionale Roberto Mancini, che in vista della sfida contro l’Inghilterra di Nations League ha provato Raspadori in varie posizioni. Anche in questo caso falso nueve, ma anche sottopunta in un inedito modulo con la difesa a tre. Chiaramente, quello che si chiede a Raspadori sono i gol: ed è quelli che si aspetta di vedere un vero e proprio monumento del giornalismo italiano, un nome che gli sportivi italiani legano immediatamente alla nazionale.
Bruno Pizzul è stato per tanti anni telecronista dell’Italia, e la sua inconfondibile voce profonda richiama subito a storiche telecronache. Adesso che si gode la pensione e che segue la nazionale da tifoso, Pizzul ha voluto parlare di Giacomo Raspadori in un collegamento a Radio Kiss Kiss Napoli. Per l’attaccante del Napoli un paragone molto prestigioso: “Mancini si vede costretto a prendere in considerazione l’opportunità di mettere Raspadori come centravanti – ha spiegato Pizzul – nel ruolo di falso nueve. Questo ragazzo ha già dimostrato di sapersi adattare a queste situazioni, e lo ha fatto anche nel Napoli. Mi ricorda Paolo Rossi, ha un istinto naturale quando attacca, sa dove si trova la porta e sente il gol. Un po’ come faceva Pablito calcia senza guardare, questo vuol dire che ha l’istinto del bomber”. Un paragone molto bello e suggestivo. Il compianto Paolo Rossi è una leggenda della nazionale italiana, un vero e proprio eroe. Se anche solo in parte Raspadori riuscisse a ripetere le sue gesta sarebbe già un traguardo eccezionale.
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