Alex Meret è sicuramente una delle sorprese di inizio stagione. Da anello debole a garanzia: la strana parabola del portiere
Era il 24 Aprile scorso quando il Napoli, ancora in piena corsa scudetto, perse a sorpresa per tre reti a due contro l’Empoli. La sconfitta contro i toscani fece crollare le speranze degli uomini di Spalletti di potersi giocare sino all’ultima giornata il titolo con Milan e Inter, e per i tifosi azzurri fu l’ennesima delusione. Fermarsi un’altra volta ad un passo dal sogno. Quel giorno sul banco degli imputati salì Alex Meret. Il portiere commise una leggerezza imperdonabile, facendosi scippare dai piedi da Pinamonti il pallone del due a due per i toscani e aprendo la strada all’amara sconfitta. Da li in poi, per Alex è stato un vero calvario. I mugugni dei tifosi, pronti a bacchettarlo ad ogni minima incertezza, prestazioni sotto tono e la consapevolezza che la sua storia al Napoli potesse essere arrivata al capolinea.
Poi l’estate. Mesi pieni di dubbi, voci di mercato e incertezza sul futuro. Mentre da un lato proseguivano i discorsi per il rinnovo (che lasciavano presagire una volontà del Napoli di continuare sul portiere friulano), dall’altra gli azzurri continuavano a guardarsi intorno sul mercato. Prima la trattativa per Kepa, portiere del Chelsea, poi Navas, seguito sino all’ultimo secondo dalla società azzurra, che non è però riuscito a liberarsi dal PSG. Il Napoli ha continuato a sondare il terreno per un altro investimento in porta lasciando intendere fiducia sì, visto la proposta di rinnovo inviata, ma non troppa nei confronti di Meret. Con l’addio di Ospina ad Alex sarebbe toccato un ruolo marginale. In un momento in cui la sua forma non era certo nel momento migliore. Non sapremo mai se davvero il Napoli abbia deciso di affidare la porta a Meret con estrema convinzione, oppure semplicemente perché le prime scelte (Kepa e Navas, come scritto pocanzi) sono via via sfumate. E in fondo, adesso poco conta.
Da quei giorni di fine mercato infatti la situazione è completamente diversa. “Al Napoli manca il portiere per completare l’opera) scrivevano molto negli ultimi secondi di mercato. E proprio in quelle ore, invece, Meret stava lavorando per diventare quello che in pochi pensavano potesse essere: una certezza. Il portiere friulano ha iniziato la stagione quasi “tenendo in caldo” il posto a Navas, e invece partita dopo partita ha dimostrato di poter essere proprio quello di cui gli azzurri avevano bisogno.
Prestazioni sempre crescenti, un feeling con l’ambiente ritrovato, continuità che negli anni passati visto il dualismo con Ospina non era mai riuscito ad ottenere. Meret ha scacciato a suo di prestazioni e silenzioso lavoro l’alternanza dei portieri paventata ad inizio stagione e i fantasmi di Navas e Kepa. E’ un portiere ritrovato nello spirito e nella testa, prima che nelle prestazioni sportive.
In questa stagione ha chiuso ben 3 partite su 7 senza prendere nessuna rete, e nel resto degli incontri ha incassato 5 gol, guidando una delle migliori difese del campionato. Da Aprile a Settembre: la parabola di Meret. Da punto debole a saracinesca. Ora il Napoli ha il suo numero uno.
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