Il tecnico del Napoli Luciano Spalletti ha dovuto guardare la partita contro il Milan dalla panchina poiché squalificato, ecco come l’ha vissuta.
Ieri sera il Napoli si è regalato un’altra grande notte in questo suo avvio di stagione davvero di altissimo livello. Gli azzurri, pur soffrendo molto, si sono imposti 2-1 contro il Milan campione d’Italia a San Siro grazie ai gol di Politano e Simeone e hanno mantenuto la vetta della classifica che ora condividono con l’Atalanta a quota 17 punti.
Quello visto ieri è stato un Napoli cresciuto molto dal punto di vista della personalità e del carattere, considerato che gli azzurri non solo non potevano contare su Osimhen in mezzo al campo, ma anche su Luciano Spalletti in panchina, con il tecnico toscano che ha dovuto guardare la partita dal box di San Siro poiché squalificato a causa dell’espulsione rimediata contro lo Spezia. Ecco come l’allenatore azzurro ha vissuto la grande sfida di ieri sera.
Uno Spalletti instancabile: ecco come ha vissuto Milan-Napoli
Quello visto sulle tribune di San Siro ieri sera è stato uno Spalletti instancabile. Secondo quanto riportato da Il Mattino, l’allenatore azzurro ha “telecomandato” i suoi dal box e non è stato al suo posto neanche per un minto. Spalletti ha vissuto la partita inizialmente seduto, poi si è alzato in piedi, poi ancora si è tolto la giacca e poi se l’è rimessa quando è iniziata a calare la temperatura.
Un vero e proprio leone in gabbia con il tecnico di Certaldo che voleva in tutti i modi far sentire la sua presenza ai suoi ragazzi anche dalla tribuna. Spalletti aveva gli occhi fissi sul campo ma, scrive il quotidiano campano, le dita sfrecciavano veloci sul suo cellulare per far arrivare i suoi messaggi il più in fretta possibile in panchina, con il tecnico azzurro che poi è passato a messaggi vocali e a telefonate per fare ancora prima.
Un atteggiamento che Spalletti ha avuto per tutti e 90 minuti ed alla fine è stato premiato con un epilogo meraviglioso. Ma il tecnico toscano lo si conosce bene, è un perfezionista e c’è stato anche il tempo di un urlo liberatorio, anche perché come sottolineato dal suo vice Domenichini, ha visto alcune cose che non ci gli sono piaciute e che sicuramente farà notare durante gli allenamenti in queste due settimane di lavoro prima della sfida contro il Torino dopo la fine della prima sosta per le nazionali.
Due settimane che serviranno a Spalletti per limare alcune delle poche cose che non vanno in vista del nuovo tour de force, con gli azzurri che giocheranno praticamente sempre fino alla sosta per il Mondiale. Saranno 12 le partite che il Napoli disputerà prima della competizione iridata, con i partenopei che si giocheranno il passaggio del turno in Champions League e dove ci saranno anche sfide per nulla semplici come quelle contro Roma, Atalanta e Sassuolo. I prossimi due mesi saranno importanti per capire il Napoli dove può arrivare davvero.