Luciano Spalletti racconta un aneddoto su Koulibaly e sul loro rapporto: “Gli dicevo di mangiarlo”
La cessione di Kalidou Koulibaly è stata certamente difficile da digerire in casa Napoli. Non soltanto per i tifosi, che hanno a lungo salutato e “pianto” la partenza del “comandante”, per otto anni perno imprescindibile della retroguardia azzurra. La mancanza del centrale senegalese infatti, nonostante l’arrivo del promettente Kim Min-jae, si sta facendo sentire anche per coloro che giorno dopo giorno hanno lavorato con lui e condiviso la sua avventura all’ombra del Vesuvio.
Anche Luciano Spalletti ha confermato a più riprese il dispiacere per l’addio di Koulibaly, che ha iniziato nel migliore dei modi la sua nuova avventura al Chelsea. Il tecnico toscano era il principale sponsor della permanenza del giocatore in azzurro. Spalletti ha provato in tutti i modi a “fare muro” e a proteggere il suo leader dall’assalto dei bleus. L’allenatore aveva confermato la volontà di ripartire da Koulibaly e di affidargli la fascia di capitano, ma neanche Spalletti ha potuto niente contro le sirene inglesi e il desiderio di Koulibaly di provare una nuova avventura professionale. Questo però non sembra certo avere cambiato l’opinione che Spalletti ha del giocatore, e soprattutto dell’uomo Kalidou. Al tecnico è stato spesso rimproverato il non avere un rapporto semplice con i leader dello spogliatoio, ma con il difensore senegalese il feeling è stato immediato e dura tutt’ora.
Durante un’intervista rilasciata a Dazn ai microfoni di Diletta Leotta poco prima dell’inizio del campionato, il tecnico si è lanciato in un “viaggio nei ricordi”, citando quali sono stati i giocatori allenati in carriera ad essergli rimasti particolarmente nel cuore. Dopo De Rossi e Salah, allenati ai tempi della Roma, ad essere citato dal tecnico è stato proprio l’ex giocatore azzurro: “Senza fare un torto a nessuno della mia squadra” ha precisato il tecnico. Il tecnico ha definito il suo ex giocatore una persona straordinaria, oltre che un grande calciatore, e ha raccontato alcuni aneddoti dell’anno trascorso insieme.
“Tutte le mattine veniva a salutarmi con questo abbraccio fatto di muscolo” ha scherzato Spalletti, rivelando come fosse il senegalese ad influenzare positivamente lo spogliatoio e a farsi sentire con i compagni, come un vero comandante.
“E’ come avere perso un collaboratore” ha svelato il tecnico, rivelando come Koulibaly fosse un vero allenatore in campo, sempre pronto a gettare la squadra in attacco e a chiamare il pressing sugli avversari durante le gare. L’ordine di Spalletti al suo scudiero era sempre lo stesso: “Mangia, mangia campo” ha rivelato Spalletti, e Koulibaly ha incarnato perfettamente le idee del tecnico.
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