Giuntoli e de Laurentiis, la strategia mette gli azzurri in posizione di favore: “Il Napoli è avanti rispetto alle altre big italiane”
I paletti della Uefa e del suo Fair play finanziario stanno mettendo a dura prova i club europei. I club italiani, in particolare, tra le gravi perdite subite per via della pandemia e le note lacune rispetto a Premier League, Liga e Bundesliga sul fronte stadi ed introiti sono costretti ad un periodo di grande “austerity”. Pochi investimenti e mirati, atti a ridurre i debiti contratti da molti club e a rientrare dalle perdite riportando i club in condizioni di sicurezza. Il contenimento dei costi non può certamente prescindere dall’abbassamento delle uscite legate alla rosa, ovvero stipendi e cartellini dei giocatori. In Italia, solo tre rose hanno richiesto investimenti di oltre 300 milioni per essere completate. Tra queste c’è anche il Napoli.
La rosa attuale è costata agli azzurri 300 milioni. Solo la Juventus ha una rosa più costosa, classificandosi al primo posto con 401 milioni. Terzo posto invece per l’Inter, a 307 milioni, mentre il Milan campione d’Italia si classifica solo al sesto posto (dopo Atalanta e Roma) con un valore di 243 milioni. Questo almeno secondo i dati della CIES Football Observatory.
Questi valori saranno inevitabilmente destinati a calare ulteriormente nei prossimi anni. Dalla stagione 2024/2025, e poi ancora maggiormente nel 2027, le morse del fair play finanziario si faranno ancora più stringenti.
Alcuni club si stanno già muovendo verso il raggiungimento degli obbiettivi economici predisposti dal FFP, mentre per altri la situazione potrebbe farsi particolarmente complicata.
Napoli e FFP, azzurri avvantaggiati rispetto alle altre italiane: il motivo
Il giornalista de il Sole 24 Ore Marco Bellinazzo ha provato a spiegare quale destino attende i club italiani nei prossimi anni. Intervenuto a Radio Kiss Kiss, Bellinazzo ha confermato che le regole Uefa sono destinate a cambiate, con “date di scadenza” ben definite per permettere ai club un processo di rientro dei passivi graduale. Il mancato raggiungimento degli obbiettivi finanziari imposti dall’accordo con la Uefa potrebbe però fare scattare nuove serie sanzioni.
Milan e Inter, per esempio, potrebbero infatti avere restrizioni sul mercato, che potrebbe arrivare sino al blocco delle trattative in entrata. E Il Napoli? “Gli azzurri si sono portati avanti” ha spiegato Bellinazzo. Il Napoli, proprio alla luce delle nuove norme pronte ad entrare in vigore, ha iniziato ad abbattere diversi costi. Gli azzurri hanno fatto un mercato di profonda rivoluzione.
De Laurentiis e Giuntoli hanno sgravato il bilancio di ingaggi importanti, come per esempio quelli di Insigne, Mertens, Koulibaly, Ospina, Ruiz portando un sensibile abbattimento dei costi. Hanno poi effettuato diverse cessioni, da Ruiz a Koulibaly, sino a Petagna, che hanno permesso di finanziare i nuovi arrivi. Per quanto riguarda il mercato in entrata poi gli azzurri hanno puntato su giocatori giovani e futuribili, dagli ingaggi contenuti, attuando una rigida politica di contenimento dei costi. Un mercato, insomma, del tutto Uefa friendly che mette ora gli azzurri in una posizione avvantaggiata.