E’ la vigilia di Napoli-Liverpool e Spalletti ha preso un’importante decisione: c’è un pericolo da non sottovalutare
Nove punti in sei gare di campionato, il pareggio nel derby con l’Everton ma anche 11 gol segnati nelle ultime tre giornate. È un Liverpool non nella sua forma migliore quello che si presenta al Maradona per l’esordio dei gironi di Champions; prestazioni altalenanti, con la squadra che sembra non abbia ancora trovato le giuste misure dopo il mercato estivo.
Guai, però, a sottovalutare i Reds. Attacco atomico, con Salah, Nunez e Diaz a formare il tridente nel 4-3-3, Fabinho in cabina di regia a guidare il gioco e due frecce come Alexander-Arnold e Robertson sempre molto pericolose, senza dimenticare il muro difensivo eretto da Van Dijk ed Alisson, considerato tra i migliori portieri al mondo. Pressing alto e continuo per i Reds, pronti ad approfittare di ogni singolo errore per poi punirti. Una squadra esperta quella di Klopp, la favorita assoluta nel gruppo A.
Il Napoli invece è reduce dal 3-1 inflitto alla Lazio ed è ancora imbattuto in stagione, con tre vittorie e due pareggi in cinque partite di Serie A. Se il Liverpool è formazione esperta, in casa Napoli, invece, sono ben 10 gli esordienti in Champions League, ad iniziare dalla coppia di centrali Kim e Rrahmani, fino ad Anguissa e Kvaratskhelia, che saranno certamente titolari nella notte di mercoledì. Sirigu il più esperto in rosa, con 30 gare all’attivo e solo Zielinski e Mario Rui, oltre al portiere, superano i mille minuti giocati in Champions. Il Napoli, però, strizza l’occhio alle statistiche; nei due precedenti casalinghi ha sempre vinto ed è pronto ad imporre nuovamente la sua legge, sfruttando un Maradona esaurito in ogni ordine di posti. L’attesa in città è davvero tanta, i tifosi sono in fibrillazione ed iniziare il girone di Champions con il piede giusto sarebbe la migliore delle notizie.
In casa Napoli Spalletti sembra orientato a schierare la stessa squadra che ha battuto la Lazio; niente turn over, quindi, con il 4-3-3 e gli uomini che al momento gli danno maggiore affidamento. C’è, però, un dubbio legato ad Osimhen.
L’attaccante nigeriano ha accusato un risentimento muscolare; farà di tutto per esserci, ma in caso di forfait, il tecnico studia le alternative. E sono due le possibili; Raspadori falso nueve oppure Simeone, di fatto il sostituto naturale del bomber. Una decisione, questa, che sarà presa solo a poche ore dalla partita.
Klopp, invece, punta sul tridente formato da Salah, Nunez e Diaz nel classico e collaudato 4-3-3. Elliott affiancherà Fabinho e Milner in mediana mentre in difesa, davanti ad Alisson spazio per Matip e Van Dijk al centro con Alexander-Arnlod e Robertson terzini.
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