Cristiano Ronaldo al Napoli, il retroscena é inaspettato: l’offerta c’era. Ecco cosa è mancato per fare decollare la trattativa
Cristiano Ronaldo al Napoli. E’ stata la fantasia di mercato che ha movimentato l’ultima settimana di trattative per quanto riguarda gli azzurri. Nata da un’idea dell’agente di CR7 Jorge Mendes, all’ultima spiaggia nel provare a regalare al suo assistito una squadra che gli garantisse il palcoscenico della Champions League, sembrava che l’idea potesse fare breccia nei pensieri di de Laurentiis. Mendes aveva promesso al presidente azzurro l’arrivo di una maxi offerta da circa 100 milioni per il cartellino di Victor Osimhen. Nell’affare sarebbe stato coinvolto anche il prestito di Ronaldo, con gran parte dell’ingaggio pagato dal Manchester United. Un’occasione ghiotta insomma per monetizzare al meglio l’attaccante nigeriano, dare una grossa mano al bilancio e allo stesso tempo avere in squadra uno dei giocatori più decisivi della storia del calcio.
Il gong del calciomercato, però, è arrivato senza che la trattativa prendesse l’accelerata davvero decisiva. Già nella giornata di ieri l’esito della questione pareva ben chiaro: nessun colpo di scena. Ed infatti così è stato. Ronaldo è rimasto al Manchester United, e si è dovuto rassegnare a rimanere escluso dalla prossima Champions League. Il Napoli invece si è tenuto ben stretto Osimhen, e ha chiuso le porte al sogno CR7 senza troppi rimpianti. Il perfetto piano diabolico di Mendes, per una volta, non ha funzionato. Ma qual è stato il tassello mancante del puzzle?
Si pensava che la trattativa per portare Ronaldo al Napoli fosse naufragata per via del mancato arrivo dell’ offerta a Victor Osimhen. La questione, però, non è esattamente così.
Il calcoli di Mendes, infatti, erano giusti. Secondo quanto riportato dal Corriere del Mezzogiorno, il Manchester United avrebbe effettivamente fatto pervenire una offerta davvero importante per Osimhen, e avrebbero effettivamente messo sul piatto il prestito di Ronaldo con la disponibilità a coprire parte dell’ingaggio. Lo United però si sarebbe fermato ad offrire 80 milioni per Osimhen, e a contribuire all’ingaggio di Ronaldo solo per il 50%.
Queste condizioni non hanno soddisfatto il Napoli, che chiedeva 100 milioni per il cartellino del nigeriano, più almeno il 75% dello stipendio di CR7 pagato. Con solo il 50% dello stipendio di Ronaldo coperto dallo United, il Napoli avrebbe dovuto versare a CR7 ben 17 milioni, una cifra assolutamente fuori portata, soprattutto visto il grosso taglio al monte ingaggi fatto dalla società azzurra.
La trattativa si è dunque arenata per la troppa distanza tra le due parti. Mendes non aveva calcolato l’irremovibilità delle due squadre. Dopo che lo United ha finalizzato l’acquisto di Antony togliendosi di fatto dalla assoluta necessità di comprare un attaccante per il procuratore è stato impossibile convincere gli inglesi ad andare incontro alle esigenze del Napoli.
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