Cristiano Ronaldo può giocare nel tempio del Diez: ecco che cosa pensava Diego Armando Maradona dell’attaccante portoghese.
Spalletti ha smentito l’affare. Uno degli agenti di Osimhen ha smentito l’operazione milionaria che coinvolge il suo assistito e CR7. Eppure, la suggestione Cristiano Ronaldo–Napoli continua a resistere in questa folle sessione di calciomercato estivo.
A seguito dei sorteggi di Champions League, la notizia di un contatto tra l’agente Mendes e la dirigenza azzurra si è fatta molto più insistente dello scorso luglio, quando fu accostato per la prima volta Cristiano Ronaldo al Napoli. A tutti farebbe piacere avere un cinque volte Pallone d’Oro in rosa, ma questa non è affatto un’operazione semplice da poter chiudere in tempi brevi. Nel calcio, però, mai dire mai.
Anche a poche ore dalla sfida della terza giornata di campionato, non si fa altro che parlare di questa possibilità, seppur remota, di intavolare una trattativa per portare al Diego Armando Maradona uno dei più grandi calciatori dell’era contemporanea. Il rivale di Lionel Messi, l’erede del Diez.
Certamente, per Cristiano Ronaldo sarebbe davvero stimolante venire a giocare in un club che negli ultimi 15 anni non è andata oltre la Coppa Italia. Una società che si trova sempre ai vertici della classifica di Serie A, ma non riesce a colmare il gap con le nordiche. Inoltre, la vera sfida di CR7 sarà quella di farsi apprezzare dalla tifoseria, un po’ fredda e scettica dall’operazione di mercato, legata ancora dalla storia d’amore con Diego Armando Maradona.
Maradona: “I portieri hanno paura di Cristiano Ronaldo”
Diego Armando Maradona è stato senza ombra di dubbio il miglior calciatore della storia del Napoli. E con buona pace degli estimatori di Pelé e tanti altri, un genio assoluto del calcio moderno. Nonostante qualche record perso nel corso degli anni, nessuno riuscirà a destituire il Pibe de Oro. Neanche Cristiano Ronaldo se dovesse venire a Napoli. Troppo diverso dai napoletani. Troppo diverso da Diego.
Il campione argentino, però, stravedeva per Ronaldo. Spesso si è sbilanciato confrontandolo con Lionel Messi, attribuendo al portoghese una maggiore personalità e una potenza fisica incredibile. “I portieri temono Cristiano. A Messi non tanto, perché non ha la potenza del portoghese – diceva in una vecchia intervista Diego Armando Maradona – Ronaldo è un killer, non puoi lasciarlo tirare“.
Quando era allenatore del Fujairah negli Emirati Arabi, il Diez svelò una delle qualità che più gli piacevano dell’attaccante portoghese: “Riconosco a Cristiano Ronaldo una cosa: quando la squadra ha bisogno, lui c’è sempre“. E’ chiaro che il Pibe de Oro avesse un debole per l’ex Juventus. Ma talvolta ha anche criticato, tra il serio ed il faceto, le esultanze di Ronaldo e la sua “arroganza”.
CR7 e le stoccate del Pibe de Oro
Quando il fuoriclasse nato a Funchal ha conquistato il suo ultimo Pallone d’Oro nel 2017, si vedeva superiore a tutti i suoi colleghi: “Sono il migliore al mondo. Non c’è nessun calciatore più completo di me. Sono il migliore della storia“. Le parole a France Football rimbalzarono velocemente in ogni angolo della Terra e la risposta piccata di Maradona non si fece attendere: “Ditegli di non sparare ca***te“. D’altronde Diego era sicuro nel 2017: “Quando giocavo io, i sudamericani non potevano ricevere il Pallone d’Oro, altrimenti ne avrei più di Messi e CR7“.
L’ex campione del Napoli prendeva in giro anche le esultanze di Cristiano Ronaldo. Quando il portoghese militava al Real Madrid, dopo i gol spesso si immobilizzava come una statua e rivolgeva lo sguardo verso il pubblico, con aria di superiorità e testa alta. Per Maradona più che un’esultanza sembrava uno spot pubblicitario: “Ti vuole vendere uno shampoo“. O ancora, Diego sosteneva che quando era un calciatore, dopo un gol fatto si esultava con tutta la squadra. Cristiano Ronaldo no: “Ti fa un gol di tacco e sembra voler dire con la sua mano che nessuno può replicare quel gesto tecnico. Come se nessuno abbia mai fatto un tacco in vita sua“.
Insomma, forse Maradona sarebbe felicissimo di vedere Cristiano Ronaldo con la maglia del Napoli. Ma sarebbe certo che non entrerebbe mai nel cuore dei tifosi azzurri come ci è riuscito lui quasi 40 anni fa. Diego era un napoletano a tutti gli effetti. Era vicino alla gente e viveva il calcio come pura passione, estro e divertimento. I tempi sono cambiati ed il portoghese non è solo uno dei calciatori più bravi al mondo, ma è una vera e propria multinazionale a servizio della squadra.