In casa Napoli nel nuovo corso c’è un aspetto davvero fondamentale: non era mai accaduto in passato, è la vera novità
Un Napoli devastante, in forma strepitosa e con un progetto che fa sempre più paura alle altre big del nostro campionato. Se lo scorso anno Spalletti era partito bene, col 2-0 al Venezia e il 2-1 al Genoa a cui poi sono seguite altre 6 vittorie consecutive, 10 in 11 giornate, quest’anno Di Lorenzo e compagni sono partiti ancora più forte, con 9 gol in 2 partite e la sensazione di uno strapotere spaventoso, espresso soprattutto contro il malcapitato Monza.
Ed è solo l’inizio, perché l’allenatore ha volutamente dare spazio ai ragazzi del ritiro senza sfoderare ancora i nuovi assi nella manica. Non sarà facile per Ndombele, per Simeone e per Raspadori trovare spazio in una squadra così ben rodata e così sicura dei propri mezzi.
“Le 5 sostituzioni hanno cambiato il calcio“. Un anno fa, prima di Spartak Mosca-Napoli, Luciano Spalletti sottolineava un aspetto che molti hanno preso sottogamba: le 5 sostituzioni hanno cambiato il calcio e anche la sua concezione del nuovo Napoli è orientata verso questo concetto.
Una rosa ampia e profonda, che può sopperire ad eventuali defezioni che sono state fatali la scorsa stagione ma soprattutto che possa fare la differenza anche con i cambi a partita in corso.
Una rosa con almeno 15-16 titolarissimi che si divideranno il minutaggio in una stagione lunghissima, dove ci sarà spazio per tutti e dove conterà tantissimo arrivare più freschi al traguardo. Con una rosa di questo livello di sicuro sarà più semplice.
Mai, prima d’ora, il Napoli aveva potuto contare su una rosa larga e di grande qualità. Basti pensare alla panchina domenica contro il Monza; calciatori di primissimo livello, ad iniziare proprio dai nuovi, Ndombélé, Raspadori e Simeone, fino ai subentrati, con Elmas e Politano in testa, oltre ad Olivera, Zerbin ed Ounas.
In una stagione lunga e dispendiosa, con gli azzurri chiamati a disputare almeno 45 gare stagionali – ma si spera siano molte di più, significherebbe continuare il cammino in Europa oltre la fase a gironi – avere ricambi di qualità sarà fondamentale per Spalletti.
La prossima settimana vi sarà il primo tour de force; ben tre gare in sei giorni e la coperta lunga servirà al tecnico per dare respiro a quei calciatori che ne avranno bisogno e, al contempo, a regalare spazio a chi finora non ne ha avuto.
Se fin qui abbiamo quindi visto il Napoli dei titolarissimi, con Spalletti che ha schierato lo stesso undici sia contro il Verona che contro il Monza, presto vedremo il Napoli delle rotazioni, inevitabili in una stagione dispendiosa ed anomala come questa.
E dunque ognuno avrà il suo spazio, anche per tenere tutti sulla corda e sempre pronti a dare il contributo necessario in campo. Le stagioni vincenti, d’altronde, si costruiscono così.
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