Il Napoli ha dato appuntamento a Castel Volturno per un importante doppio evento. Domani ci saranno due dei tre nuovi acquisti azzurri
nche se l’impegno di campionato contro la Fiorentina (domenica alle 20.45) è impellente, il Napoli sta vivendo una settimana molto intensa di appuntamenti. Mercoledì l’amichevole al “Maradona” con la Juve Stabia, mentre per giovedì c’è un altro evento a Castel Volturno. Il Napoli ha convocato i giornalisti per la presentazione ufficiale di Giacomo Raspadori e di Giovanni Simeone. Si tratta dei due nuovi attaccanti azzurri, arrivati la scorsa settimana. Entrambi sono stati ufficializzati nei giorni scorsi e convocati per la partita con il Monza di domenica al “Maradona”, ma non hanno debuttato.
APresenti invece nell’allenamento con la Juve Stabia, pronti all’esordio ufficiale in maglia azzurra domenica al “Franchi” di Firenze. Giovedì si presenteranno ai tifosi parlando con i giornalisti al Napoli Konami Center. Le due presentazioni non saranno in contemporanea, ma una dietro l’altra. Si parte alle 12.15 circa con quella di Giovanni Simeone, alle 12.45 circa (quindi il club azzurro prevede una durata di circa mezz’ora) ci sarà quella di Giacomo Raspadori. Per i due nuovi calciatori del Napoli sarà l’occasione per parlare ufficialmente della loro nuova esperienza (per ora solo qualche battuta via social, sui canali del club) e soprattutto di mostrare le loro nuove maglie.
Simeone e Raspadori si presentano alla stampa: l’appuntamento ufficiale
Simeone ha scelto la casacca numero 18, mentre Raspadori il numero speculare, vale a dire l’81. Tante le domande per i due nuovi protagonisti della squadra di Spalletti. Inevitabilmente saranno molte le curiosità: tra queste, in particolare per Raspadori, quella del suo utilizzo nel 4-3-3 e l’impiego, invece, nel “vecchio” 4-2-3-1. Adesso l’allenatore azzurro sta utilizzando con successo il 4-3-3. Al di là delle due vittorie nelle prime partite di campionato, il modulo con le “ali” ha convinto soprattutto dal punto di vista del gioco.
L’ex Sassuolo, invece, sembra destinato (e preso soprattutto per questo) a giocare nel 4-2-3-1, come “sottopunta”, ossia il ruolo che nella passata hanno occupato sia Dries Mertens che Piotr Zielinski. Da vedere come rispondere il classe 2000, che comunque nel 4-3-3 può fare anche l’esterno a sinistra, senza dimenticare che talvolta il suo ex allenatore Alessio Dionisi lo ha utilizzato perfino a centrocampo come mezz’ala.