L’ex difensore dell’Inter e della Nazionale Giuseppe Bergomi si lascia andare ad un commento su Kim Min-jae: “Ecco perché è forte”
Tra le note liete di questo inizio stagione del Napoli c’è sicuramente Kim Min-jae. Il gigante sudcoreano, arrivato in estate dal Fenerbahce, ha già conquistato l’esigente pubblico dello stadio Maradona.
Kim Min-jae, che il Napoli è riuscito a strappare al club turco e alla concorrenza dei club esteri pagando la clausola da poco meno di 20 milioni, era chiamato al difficile compito di non far rimpiangere troppo un mostro sacro come Kalidou Koulibaly. Se per i paragoni con l’ex totem azzurro sono sicuramente prematuri, quel che è certo è che nelle prime uscite stagionali Min-Jae ha mostrato di essersi calato perfettamente nell’ambiente azzurro.
Il difensore ha mostrato di essersi già inserito bene nello spogliatoio azzurro, e ha già fatto intravedere una personalità importante che traspare anche in campo. I meccanismi e la comunicazione, certo, sono da affinare, ma il buongiorno della sua avventura in azzurro è decisamente felice. Alle generali buone prestazioni ha aggiunto anche un certo feeling con le palle aeree in area avversaria. Il giocatore grazie alla sua altezza (oltre 190 cm) è tra i più pericolosi in occasione dei calci d’angolo e delle punizioni in attacco, come ha dimostrato anche la gara contro il Monza, dove ha trovato la sua prima rete in azzurro proprio con un’incornata negli ultimi secondi dell’incontro.
Kim Min-jae, il gigante azzurro convince Bergomi: “Ecco perché è forte”
Le prestazioni di Kim Min-jae non hanno convinto solo i tifosi, che hanno già “adottato” il difensore, ma anche gli addetti ai lavori. Tra questi anche Giuseppe Bergomi. L’ex difensore dell’Inter e della Nazionale Italiana, oggi opinionista di Sky, commentando la vittoria degli azzurri contro il Monza per 4 reti a 0 si è soffermato anche a parlare delle prestazioni del difensore sudcoreano.
“Ha grande fisicità e capacità di tenere alta l’attenzione durante la partita” ha detto Bergomi, sottolineando come queste siano qualità essenziali per essere un buon difensore. L’ex difensore ha poi sottolineato come per essere un bravo difensore sia indispensabile la costanza di rendimento. Il bravo difensore, secondo Bergomi, sarebbe quello che non vive di picchi altissimi ma anche errori, ma quello che garantisce sempre una prova sufficiente: “Da ex difensore, dico che quello forte è chi prende sempre 6-6,5” ha spiegato Bergomi.
Proprio Kim Min-Jae, secondo Bergomi, apparterrebbe a quella categoria di “bravi difensori” elencata pocanzi. Sarebbe cioè uno cioè poco avvezzo agli scossoni, ma affidabile e capace di garantire un rendimento costante e di portare sempre a casa la sufficienza. “Mi sembra quel tipo di giocatore li” ha commentato.
Un’investitura sicuramente importante per il centrale sudcoreano, visto che arriva da un rappresentate di grande rilievo della categoria dei difensori. L’avventura di Min-jae nel nostro campionato, insomma, sembra essere iniziata nel migliore dei modi.