Paulo Dybala ha scelto di giocare per la Roma: dal progetto a Spalletti, perché l’affare con il Napoli è tramontato.
Niente Napoli per Paulo Dybala, già in direzione Portogallo per effettuare i primi allenamenti con la maglia della Roma. L’argentino ha scelto il club giallorosso, preferito a quello azzurro e anche all’Inter.
La trattativa con Marotta e Zhang è durata troppo tempo, a tal punto che l’agente ed il calciatore hanno aperto all’ascolto di altre offerte. Il Napoli ci ha provato, nonostante Giuntoli abbia dapprima smentito. Ci ha provato con insistenza anche la Roma, riuscendo a mettere a segno il colpo a parametro zero.
Non dev’essere una bella sensazione sentirsi rifiutati. Aurelio De Laurentiis dovrà valutare bene le proprie mosse, ma in questi primi 20 giorni di calciomercato ha perso un top player in difesa, dichiarato pubblicamente incedibile, e si è visto sfumare un calciatore di livello che ha rifiutato persino di giocare in Champions League, preferendo l’Europa League. Qualche domanda va fatta.
Niente Napoli per Dybala: accetta l’Europa League. Colpa del progetto?
Le offerte di Roma e Napoli erano pressoché identiche. Entrambe le società hanno proposto a Dybala un contratto di sei milioni a stagione e il patron azzurro aveva anche consentito al giocatore di detenere i diritti di immagine. Eppure non è bastato.
L’ex attaccante della Juventus, dopo alcuni anni difficili tra infortuni e incomprensioni con i mister, ha deciso di ripartire dal basso, dall’Europa League. Ma c’è una spiegazione dietro a questa scelta.
Il progetto partenopeo non ha convinto la Joya, che tra le due proposte simili ha scelto di rilanciarsi alla Roma di Mourinho. E chiaramente pesano le scelte di Aurelio De Laurentiis sul mancato rinnovo di Insigne, di Mertens e sulla cessione di Koulibaly. La squadra si è indebolita tantissimo e chiaramente un top player, nonostante possa essere considerato al centro del nuovo ciclo, valuta bene i rischi di giocare in un club ridimensionato.
Spalletti o Mourinho? La storia dello Special One dice tutto
Dybala sarebbe stato contattato da Luciano Spalletti e José Mourinho, che hanno tentato di convincerlo telefonicamente. Alla fine l’ha spuntata il portoghese. Non sono bastati i complimenti pubblici del tecnico toscano, che aveva elogiato Paulo davanti ai tifosi azzurri. Mourinho, invece, in silenzio è riuscito a portare a casa il risultato.
Chiaramente, le scelte tattiche ed il passato dei due mister sono stati fondamentali durante il processo di decisione del calciatore. Il Napoli inizia la nuova stagione con il 4-3-3, ma Dybala preferisce giocare nel ruolo di seconda punta. Ecco allora che la Roma sembra perfetta per il classe 1993, poiché Mou ha i giocatori adeguati per schierare il trequartista o due attaccanti, con Paulo pronto a fare da supporto al fianco di Abraham.
E sicuramente l’ex numero 10 bianconero avrà valutato la storia dello Special One, autore di vere e proprie imprese nel corso della sua carriera: dalle Champions alla Conference League, ai titoli nazionali vinti in giro per l’Europa. Spalletti, invece, nonostante l’ottimo percorso da allenatore e tanti obiettivi raggiunti, non è ancora riuscito a vincere ad altissimi livelli, sfiorando solo tante volte la vittoria dello Scudetto.
Il ruolo di Totti nell’affare Dybala
Potrebbe aver pesato anche la chiacchierata con Francesco Totti fatta a campionato finito. L’ex capitano della Roma aveva avuto un colloquio con Paulo Dybala per convincerlo a firmare per il club giallorosso. All’epoca dei fatti, però, l’argentino stava trattando con l’Inter e sembrava tutto fatto per il suo passaggio in nerazzurro.
Al Napoli manca una figura di questo tipo. Una bandiera, un riferimento, un ambasciatore. Servono personaggi di rilievo che conoscono bene l’ambiente e possano convincere i top player a giocare al Diego Armando Maradona.