Il Napoli vince con scioltezza la prima amichevole contro l’Anaune, ma quali indicazioni può trarre Spalletti dalla sgambata? Il meglio ed il peggio della sfida
Il Napoli batte l’Anaune nella prima amichevole della stagione. Partita senza storia e i portieri Meret e Contini mai impegnati nella sgambata in Trentino. Gli azzurri chiudono il match con un sontuoso 10-0, quattro pali e tante occasioni sciupate. Persino un rigore sbagliato.
La formazione di Spalletti ha dimostrato superiorità tecnica e ha dimostrato di essere anche a buon punto con la condizione atletica, soprattutto considerando che la squadra ha iniziato gli allenamenti solo domenica 10 luglio.
Tante le note positive, come ad esempio Khvicha Kvaratskhelia, sicuramente uno dei più brillanti. Ha iniziato con il giusto piglio, ha segnato due gol, di cui uno superando il portiere avversario con uno scavetto. Bene tutti i brevilinei, meno bene invece i centravanti. Ecco a che punto stanno i ragazzi di Spalletti.
Napoli-Anaune 10-0, Kvaratshelia infiamma i tifosi
Non sono scesi in campo ben cinque azzurri, per riposo precauzionale. Fabian, Elmas, Folorunsho, Idasiak e Olivera non hanno disputato l’amichevole contro l’Anaune, lasciando spazio ai loro compagni. Spalletti ha schierato gli azzurri con il 4-3-3, modulo che con ogni probabilità accompagnerà il Napoli per il resto della stagione. Anguissa (in gol), Lobotka e Zielinski a centrocampo.
Il primo a segnare è Rrahmani, ma gli applausi a scena aperta sono tutti per Kvaratskhelia e le sue fiammate sulla fascia. Spalletti, qualche giorno fa, lamentava una condizione fisica del georgiano non ottimale. Dopo qualche allenamento, Kvara ha già mostrato di che pasta è fatto. Meno bene, invece, Petagna. L’attaccante è partito titolare, ma si è divorato tantissime occasioni da rete sotto porta e ha dimostrato una certa pesantezza nei movimenti. Non è ancora al meglio della forma fisica.
Tra i titolari bene Di Lorenzo, che ha disputato la gara con la fascia al braccio; in buona forma anche Hirving Lozano, schierato titolare e poi sostituito nella ripresa per lasciare spazio a Politano. Proprio quest’ultimo, oggetto di mercato, ha segnato due gol e ha dimostrato una buona condizione atletica. Un ottimo segnale per chi vorrà acquistarlo o per Spalletti se riuscirà a convincerlo a restare.
Osimhen in rete, ma c’è da lavorare
In campo nella seconda frazione anche Osimhen, da poco arrivato a Dimaro. E si vede. In effetti, l’attaccante nigeriano è ancora indietro con la forma fisica ideale: macchinoso, impacciato, spesso fuori equilibrio. Nonostante tutto si è sbloccato con un gol facile facile dentro l’area di rigore.
In rete anche Zerbin e Ambrosino, il quale ha fallito un rigore quasi allo scadere, per poi rifarsi a tu per tu contro il portiere al 90′. Bel gesto di Victor che ha consegnato il pallone al giovane prodotto del vivaio. E subito dopo l’errore dal dischetto, ha rincuorato il ragazzo, dandogli immediatamente fiducia.
La difesa azzurra non ha sofferto minimamente. I portieri Meret e Contini sono stati spettatori non paganti. Ma era importante capire a che livello fosse l’intera squadra dal punto di vista atletico. E’ ancora presto per ritrovare brillantezza nel gioco e nella gestione del possesso, ma si sono visti ottimi inserimenti e buone sovrapposizioni sulla fascia.
Tabellino marcatori: Rrahmani, Kvaratskhelia (2), Anguissa, Zerbin, Osimhen, Politano (2), Fellini (aut.), Ambrosino