Il cantante Ultimo, noto tifoso giallorosso, svela il suo desiderio che riguarda il Napoli: “Lo vorrei con la Roma”
Napoli e Roma. Roma e Napoli. Due piazze così lontane, eppure così vicine nel loro incarnare i sentimenti più genuini della passione calcistica. Sono passionali, calde, impazienti, pronte a tutto per sostenere i propri colori. Accomunate da un amore viscerale per la propria squadra. Gli ultimi baluardi del centro-sud sulla strada del dominio calcistico nordico imposto dalle tre strisciate. Piazze dove per trionfare non basta la vittoria, serve l’impresa. Quella degli scudetti azzurri, quella degli exploit giallorossi. Quelle di Diego Maradona e Francesco Totti, numeri 10 più simili a divinità che a semplici uomini.
Nel calcio, al di là del tifo sfrenato per i colori del proprio cuore, c’è sempre una simpatia per un’altra squadra. Quella del “Se proprio non dovessimo vincere noi, non mi dispiacerebbe se lo facessi tu” sussurrato a dentri stretti, perché comunque la propria squadra viene prima di tutto.
Verrebbe da dire che Napoli e Roma, così simili, così unite nella lotta al Nord calcistico siano l’una per l’altra “quell’altra squadra”. E in effetti per un lungo tempo così è stato, almeno sugli spalti e tra gli ultrà. Il gemellaggio tra Roma e Napoli è stato qualcosa di istintivo, di caloroso e passionale come le due piazze. Negli anni 80 Napoli-Roma era una festa, dentro e fuori dal campo. Si tifava uniti, ci si scambiavano le bandiere, cori reciproci, si sosteneva l’altra squadra contro le rivali. Era, insomma, un vero spot per il calcio.
Qualcosa però nel 1987 si è rotto. C’è chi dice fu colpa di un gestaccio di Salvatore Bagni alla curva giallorossa, chi invece dei cori dei tifosi romanisti rivolti all’ex Laziale Bruno Giordano, altri dei fischi ricevuti dal rappresentante della curva del Napoli all’Olimpico. Oramai sapere il motivo, probabilmente, non conta poi molto. Di acqua sotto i ponti, da allora, ne è passata parecchia, alcuna troppo delicata per essere citata e commentata. Oggi la Roma per il Napoli è a tutti gli effetti una rivale più che una vecchia amica, e viceversa. C’è chi, però, non ha dimenticato il gemellaggio, uno dei più belli della storia del calcio, tra due piazze profondamente simili.
Tra questi anche il cantante Ultimo, romano e romanista, che durante il suo concerto allo stadio Maradona ha voluto lanciare un appello alle tifoserie di Napoli e Roma, invitandole a ripristinare l’antico gemellaggio. Secondo Ultimo, Roma e Napoli sarebbero espressione della più alta forma di amore per la propria squadra, oltre che rappresentanti di due tra le più belle città al mondo.
L’appello del cantante, ovviamente, è stato accolto in modo contrastante dai tifosi. Alcuni si sono detti possibilisti e aperti all’invito, altri invece non ancora disposti a dimenticare quanto avvenuto.
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