L’annuncio dell’acquisto di Kvaratskhelia è comico: il nuovo giocatore del Napoli è stato presentato così ai suoi tifosi.
Il Napoli ha ufficializzato l’acquisto di Khvicha Kvaratskhelia. Il calciatore si è liberato dalla Dinamo Batumi, con il quale ha disputato alcuni mesi a seguito dell’addio dal Rubin Kazan. L’opportunità di giocare in Italia era troppo ghiotta per il georgiano, che ha scelto di trasferirsi per qualche mese nel suo Paese per continuare ad allenarsi e giocare le partite di campionato.
Per qualche giorno, i tifosi del Napoli hanno temuto di non vedere a Dimaro il nuovo gioiellino classe 2001. Infatti, il club georgiano ha tentato di convincere la società azzurra di lasciar partire Khvicha solo dopo le gare preliminari di Champions League, perché la Dinamo Batumi ne avrebbe avuto bisogno per cercare di superare il turno.
Invece, il Napoli l’ha voluto sin da subito e al 1 luglio ha ufficializzato il trasferimento, già noto da mesi. Così, Kvaratskhelia approda alla corte di Spalletti. Il ragazzo ha i riflettori puntati su di sé: l’annuncio della Serie A è comico.
Kvaratskhelia al Napoli, la Serie A lo presenta così
La piazza azzurra non vede l’ora di conoscere meglio il nuovo attaccante che raccoglierà l’eredità di Lorenzo Insigne. Intanto, Aurelio De Laurentiis ha dato il suo caldo benvenuto a Khvicha: “Che l’azzurro del mare e del cielo possa essere il colore identitario della tua anima e dei tuoi piedi che devono contribuire a un Napoli sempre più vincente“.
Non solo il patron azzurro ha accolto il georgiano. Infatti, anche la Serie A ha voluto presentare il calciatore a modo suo…
In effetti, il profilo social del campionato italiano gioca sulla difficoltà di pronuncia del cognome del calciatore. I napoletani si dovranno presto adattare. Infatti, in georgiano il nome ed il cognome del nuovo attaccante azzurro si pronuncerà esattamente “Cuicia Cuaraschelia“.
Chiaramente, ultras e telecronisti staranno già pensando ad un soprannome ad hoc. Presto anche Kvaratskhelia riceverà un appellativo più italiano. Un po’ come successo a Ciro. Pardon, a Dries Mertens.