In 18 anni, il Napoli di De Laurentiis ha visto passare numerosi portieri: chi è stato il migliore per media gol subiti e chi invece il peggiore.
Aurelio De Laurentiis acquistò il Napoli nell’estate del 2004. Sono trascorsi 18 anni dal rilancio del club azzurro, fallito e ritornato tra i migliori club in Italia in pochissimo tempo. Dalla C alla Champions in 7 anni. Un vero capolavoro firmato ADL. Ma se in quasi vent’anni i partenopei sono ritornati a giocarsi lo Scudetto è merito anche dei portieri che hanno indossato la maglia del Napoli.
Da Emanuele Belardi, il primo portiere titolare della formazione azzurra sotto la gestione del produttore cinematografico, fino a David Ospina, che saluta Napoli da svincolato e senza rinnovo.
Ma chi è il migliore ed il peggior estremo difensore dell’era De Laurentiis? I nomi ti sorprenderanno.
In questi 18 anni, il Napoli ha avuto una discreta tradizione con i portieri. Soprattutto negli ultimi dieci anni. I tifosi si sono affezionati ad alcuni grandi protagonisti e l’ultimo è proprio David Ospina. Il colombiano lascia il club azzurro dopo 4 anni, lasso di tempo nel quale ha ottenuto tanti successi, ma rimarrà il rimpianto di non aver centrato lo Scudetto.
Sarà un addio doloroso, come fu quello per De Sanctis e quello per Reina. Arrivato con scetticismo, Ospina è riuscito a strappare la fiducia della piazza grazie alle sue grandi parate, alla sua esperienza e alla gestione lucida delle situazioni complicate. Nel futuro dell’ex Arsenal ci sarà l’Arabia Saudita.
Il primo portiere entrato nel cuore dei tifosi azzurri sotto la gestione di De Laurentiis è certamente Gennaro Iezzo. Si tratta dell’estremo difensore della promozione in Serie A. Indimenticabili i suoi ingressi in campo al San Paolo, con i salti sulla linea di porta per salutare i tifosi in curva, che ricambiavano con i calorosi “Olé”. Proprio Iezzo è il miglior portiere del Napoli dell’era ADL per media gol subiti: in 119 partite, solo 96 gol subiti (0,8 reti a partita).
Il Pirata Morgan è il portiere della prima qualificazione in Champions. Resterà uno dei calciatori più apprezzati dai tifosi azzurri, nonostante non sia stato certamente il migliore passato al San Paolo. De Sanctis ha lasciato il segno con le sue grandi parate, il suo successo in Coppa Italia e quella lettera d’addio ai tifosi del Napoli attraverso una pagina del Corriere dello Sport. 191 reti in 174 partite, con diverse partecipazioni in Europa: incassava in media un gol a partita.
Non era facile prendere il posto di De Sanctis, ma Reina ci riuscì con la sua incredibile esperienza. Arrivò con un po’ di scetticismo generale a causa dei magri risultati ottenuti con il Liverpool negli ultimi anni. Ma scoccò subito la scintilla con i tifosi azzurri e con la città. Dopo il primo anno, la chiamata al Bayern Monaco. Una breve parentesi in Germania per poi far ritorno a Napoli da protagonista nell’era Sarriana. Pepe Reina ha disputato 182 partite in azzurro: il più presente tra i portieri di De Laurentiis.
E’ stato un colpo last minute ed inaspettato. Il Napoli aveva acquistato nell’estate del 2018 Alex Meret e Karnezis. Bastava questo duo per la prima stagione di Ancelotti. E invece, Alex si infortunò in allenamento e a fine agosto arrivò di fretta e furia il colombiano. Il suo primo impatto con i tifosi azzurri fu disastroso. Nella seconda giornata in casa contro il Milan fu colpevole sui gol subiti, ma gli azzurri riuscirono a rimontare e portare a casa i tre punti. Il resto è storia. Ospina chiude la sua esperienza al Napoli come uno dei migliori portieri del campionato italiano e con una media gol subiti pari al 0,9 a partita.
Il primo dell’era De Laurentiis è stato Belardi, presente in quell’indimenticabile Napoli-Cittadella di Serie C. Dopo appena qualche mese, l’estremo difensore azzurro lasciò la città per andare al Modena. Gianello prese il suo posto, poi divenne riserva di Iezzo nella stagione successiva. Matteo riuscì a giocarsi le sue chance nel 2008-2009, quando una maledizione colpì i portieri azzurri: tutti infortunati, da Iezzo a Navarro. La società dovette ingaggiare l’esperto Luca Bucci in fretta e furia. Nella parentesi di Reina al Bayern Monaco, Rafael Cabral fu il portiere titolare della stagione 2014-15, ma perse il posto a metà stagione a favore di Andujar.
Attualmente, il Napoli riparte con Alex Meret: il peggiore portiere della storia azzurra sotto la gestione di Aurelio De Laurentiis. In effetti, i numeri non mentono. L’estremo difensore che rinnoverà fino al 2027 ha incassato 114 reti in 93 presenze, con una media di 1,2 gol subiti a match. Eppure, il futuro sembra passare tutto nelle sue mani. Dalla prossima stagione dovrà abbassare la saracinesca e non far rimpiangere Ospina: sarà un anno cruciale per la carriera di Alex.
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