In casa Napoli c’è un aspetto che non può non far riflettere: sono sempre meno in azzurro, ed anche nella prossima stagion il risultato non dovrebbe cambiare
Un Napoli cosmopolita. Questa è l’indicazione che arriva dal mercato, almeno in queste prime settimane. Sembrano lontani anni luce i tempi in cui il presidente annunciava l’intenzione di voler creare la famosa scugnizzeria, un vivaio azzurro sul modello della Masia a Barcellona, progetto di cui cui non sono mai state poste le basi nel corso degli anni.
Dopo Cannavaro, salvo momenti estemporanei, l’unico profeta in patria è stato Insigne, che peraltro ha appena lasciato il club a parametro zero, volato a Toronto dopo un contratto scaduto e non rinnovato dalla dirigenza. E solo Spalletti in ritiro valuterà se Gaetano potrà colmare quel vuoto lasciato dal capitano, dopo la stagione super alla Cremonese, in attesa dell’esplosione del baby Ambrosino che intanto incanta nella Primavera.
C’è quindi il rischio concreto che non ci siano napoletani nella prossima rosa, mentre gli italiani al momento rappresentano circa un terzo dell’organico e non sembra vi siano margini per incrementare questo numero. Anzi.
Napoli, la dirigenza azzurra guarda all’estero
Esclusi Sirigu e Bernardeschi, i nomi accostati al Napoli finora sono tutti di calciatori stranieri, dal norvegese Ostigard allo spagnolo Deulofeu, senza dimenticare l’uruguaiano Olivera ed il georgiano Kvaratskhelia già acquistati.
In questa situazione, influisce di certo anche la valutazione dei cartellini data dai club ai giovani calciatori italiani; prezzi ritenuti eccessivi dalle società acquirenti che si rivolgono oltre confine, quindi, per risparmiare sull’operazione totale.
I giovani Gaetano e Zerbin potrebbero certo rinfoltire la colonia italica, ma dopo Insigne potrebbe partire Politano – che ha manifestato un “mal di pancia” nei confronti di Spalletti esprimendo il desiderio di cambiare aria – ed anche la posizione di Petagna è decisamente in bilico, così come quella di Marfella.
I soli Meret, Di Lorenzo e Zanoli sembrano sicuri di proseguire la loro avventura in azzurro, portabandiera di un tricolore sempre più sbiadito, con buona pace di Mancini costretto a guardare verso altri lidi per la sua Italia, ieri umiliata in Nations League contro la Germania.