Il nuovo ciclo del Napoli è pronto a partire: via alla rifondazione con un’era che si chiude definitivamente ed una nuova speranza
L’addio di Insigne, volato al Toronto, ma anche Ghoulam e quelli sempre più probabili di Mertens e Koulibaly chiuderanno definitivamente un’era in casa Napoli, quella di Maurizio Sarri e del record di 91 punti in campionato.
Un Napoli, quello di Sarri, che ha solo sfiorato lo scudetto, ma con un gioco spumeggiante orchestrato da Jorginho in regia e fatto di schemi e meccanismi studiati in allenamento in modo quasi ossessivo e mandati a memoria.
Dal 2018, stagione dopo stagione, sono andati via tutti, a partire proprio dal tecnico volato al Chelsea, seguito a ruota da Jorginho con Hamsik andato via sei mesi dopo lasciando un vuoto a centrocampo. Poi hanno lasciato Napoli un leader dietro l’altro, da Reina passando per Albiol e Callejon fino ad Allan. Una rivoluzione costante, con l’ormai famoso ammutinamento del 2019 che ha solo accelerato il processo fino all’epilogo attuale.
Napoli, Mertens e Koulibaly in bilico
Di fatto di quella rosa restano solo Mario Rui e Zielinski, che però erano poco più che riserve, e anche nel loro caso la permanenza non è certa al 100%. Ancora più in bilico Mertens e Koulibaly, entrambi alle prese con dei difficili rinnovi di contratto che potrebbero significare cessione, per il difensore, e addio a scadenza per il bomber belga che negli ultimi due anni di Sarri mise a segno ben 56 reti e nella stagione appena conclusa ne ha messe comunque a segno 13, secondo miglior marcatore della squadra.
Ma probabilmente non basterà: c’è il futuro che preme e questo Napoli non vuole fare i conti con i sentimenti. Via al nuovo ciclo con Spalletti. La speranza è che, almeno questa volta, si possa scrivere un finale diverso rispetto a quello vissuto con il Comandante ed il suo gioco che per mesi ha fatto sognare una città ed una tifoserie intere.