Tra tanti giocatori in bilico, c’è anche chi ha deciso di sposare la causa azzurra. Il nuovo Napoli ha già il suo fedelissimo
Per qualche elemento che sembra non veder l’ora di lasciare il Napoli, c’è invece chi la maglia azzurra non la lascerebbe mai. E’ il caso di Giovanni Di Lorenzo, che ha detto di voler chiudere la carriera con il club di Aurelio De Laurentiis.
Stessa intenzione anche per Dries Mertens, ammesso che si trovi un punto di incontro con il presidente sull’ingaggio e sulla durata del contratto. La voglia di Napoli c’è, ora bisogna solo capire se il Napoli ha ancora voglia di Mertens. Da definire invece la situazione portieri. Se Meret sembra sempre più vicino all’addio, per David Ospina si apre uno spiraglio in chiave rinnovo. Potrebbe essere lui il titolare mentre per il secondo resta sempre in quota il nome di Sirigu del Genoa. Se invece il colombiano dovesse salutare a scadenza l’idea è quella di affiancare Pierluigi Gollini dell’Atalanta a Sirigu, con Vicario e Cragno più defilati.
Capitolo Osimhen: interesse sì, offerte per ora no. Si muove qualcosa dall’Inghilterra ma anche dalla Germania, col Bayern Monaco che avrebbe individuato il 9 azzurro per il dopo-Lewandowski. Se davvero arrivasse un’offerta oltre i 100 milioni il Napoli potrebbe valutarla e sostituire Osimhen con il duo composto da Beto dell’Udinese e Scamacca del Sassuolo.
Di Lorenzo, numeri da stakanovista
Arrivato al Napoli nell’estate del 2019 per soli 8 milioni di euro dall’Empoli, Giovanni Di Lorenzo si è subito imposto in maglia azzurra, divenendo un elemento imprescindibile per tutti gli allenatori che si sono succeduti in panchina. In 3 stagioni all’ombra del Vesuvio ha disputato ben 137 partite, facendosi trovare sempre pronto nel momento del bisogno. Un solo infortunio per lui in tutta la carriera, quello rimediato in questo finale di campionato che ha costretto Spalletti a fare a meno di lui per circa un mese, a testimonianza di una condizione atletica invidiabile. 29 anni da compiere ad agosto e tanta voglia di Partenope, il nuovo Napoli che verrà ha già il suo punto fermo da cui ripartire.