De Laurentiis, a margine della conferenza stampa di presentazione del prossimo ritiro a Castel di Sangro, non ha nascosto la sua ‘furia’.
Aurelio De Laurentiis, insieme a Luciano Spalletti, Marco Marsilio ( Pres.Regione Abruzzo) e Angelo Caruso (sindaco di Castel di Sangro), ha presentato a Palazzo Petrucci il prossimo ritiro del Napoli a Castel di Sangro in programma dal 23 luglio al 6 agosto. Il patron ha parlato a tutto tondo del team partenopeo: “Questo sarà il terzo anno a Castel di Sangro. Abbiamo un accordo di 12 anni, quindi, dopo questo ne avremo altri nove”.
Il presidente del Napoli ha poi continuato: “Siamo l’unico team in Italia che si qualifica da 13 anni in Europa, questo vuol dire che i nostri giocatori sanno come giocare all’estero. Poi quest’anno c’è la grande cavolata del Mondiale in inverno, anche se in quel periodo potremo prepararci al mercato di gennaio. Sono stato sempre contrario a questi mercati riparatori, ma nell’ultimo periodo mi sono dovuto arrendere”.
De Laurentiis ha parlato anche dell’ipotesi Bernardeschi. “Ho trattato personalmente con lui, sono trascorse già tre settimane che ho parlato con il suo agente a Montecarlo. Ne ho discusso anche con Luciano Spalletti, perché non possiamo prendere nuovi calciatori che non hanno le caratteristiche giuste per il calcio che vogliamo fare. Vecino e Cavani? Non mi sembra di avere avuto dei contatti del genere”. Il massimo dirigente del Napoli non ha nascosto neanche la sua ‘rabbia’.
De Laurentiis: “Ancelotti non è stato considerato a Napoli. Non è corretto fischiare per un secondo posto dietro la Juventus”
Il patron, infatti, si è poi scagliato con una parte dei tifosi azzurri, mentre si soffermava su Carlo Ancelotti: “A Napoli non fa piacere quando uno porta il signor Ancelotti che viene per la stima ha in me, si siede, e accetta la metà dello stipendio. Ha dimostrato di amare Napoli e non è stato considerato dai tifosi. Non è corretto fischiare per un secondo posto dietro la Juventus, che spesso ha avuto dei favoritismi”.
De Laurentiis ha risposto anche alle domande su alcuni giocatori azzurri: “Mertens e Koulibaly? Molto spesso si fa del sentimento, più che della ragione. Quando ci sono calciatori in scadenza ci sono degli interessi che molto spesso non possono essere gestiti dalla società, a meno che non vogliano dissanguarsi. Dipenderà solo da loro se la vile moneta è l’unica cosa che li può rendere felice o essere a Napoli, dove si vive una condizione filosofica unica. Ospina? Ci ho parlato, ma non ho avuto una risposta. Fabian Ruiz? Ho incontrato sia lui che i suoi agenti e mi hanno detto che mi avrebbero dato una risposta entro quindici giorni, non sono ancora terminati”.